Concluso il monitoraggio biennale del Commissario straordinario sull'attività di Universo Salute
Cozzoli: «Un'azienda sana, che rispetta gli obblighi contrattuali e realizza utili»
lunedì 30 settembre 2019
19.08
Si conclude il 1 ottobre il monitoraggio biennale, previsto dalla legge, sull'attività di Universo Salute - Opera Don Uva srl da parte del Commissario straordinario della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza Bartolo Cozzoli. L'analisi ha riguardato soprattutto il rispetto degli obblighi contrattuali assunti.
«L'importante lavoro di risanamento svolto nel corso della gestione commissariale dei complessi aziendali della Casa Divina Provvidenza, che ha creato le premesse per la cessione dei medesimi, trova conferma a distanza di due anni. L'operazione di salvataggio può pertanto dirsi pienamente riuscita» ha commentato Cozzoli.
«Due anni fa avevamo restituito alla comunità pugliese e lucana un asset importante della sanità con un bilancio finalmente in pareggio; questo dopo aver recuperato nel 2017, in termini di marginalità, il disastroso risultato operativo che avevamo ereditato dalle precedenti gestioni insolventi, pari a un rosso di 23 milioni di euro» ha aggiunto.
«Nel periodo di amministrazione straordinaria tutte le competenze stipendiali e le forniture dell'Ente sono state puntualmente corrisposte grazie alle razionalizzazioni operate (senza ricadute su personale e qualità dei servizi erogati).
L'azione di risanamento nel periodo 2014-2017 è stata infatti svolta salvaguardando il know how professionale dei circa 1500 lavoratori impiegati nei tre siti di Bisceglie, Foggia, e Potenza e mantenendo i livelli occupazionali che sono stati interamente garantiti (unico caso nel panorama nazionale) con l'operazione di cessione finalizzata dal Commissario Straordinario, senza peraltro fare ricorso ad ammortizzatori sociali» ha evidenziato.
«Nel biennio post-cessione, Universo Salute-Opera Don Uva, conformemente agli obblighi contrattuali assunti, ha assicurato la continuità aziendale e mantenuto i livelli occupazionali, garantendo ai lavoratori l'impiego nelle proprie strutture, per il periodo 2017-2019.
Non solo! Dai dati monitorati è emerso che, inter alia, la stessa acquirente dei complessi aziendali, ha continuato nell'attività iniziata dell'amministrazione straordinaria e nel solco di quest'ultima ha mantenuto e implementato i principi di sana gestione introdotti, come dimostra l'acquisizione della certificazione di qualità ISO 9001:2015, conseguita nel maggio 2019, la conversione di numerosi posti letto (giusti provvedimenti regionali), l'avvio della riclassificazione dei pazienti ortofrenici, al fine di valutare un diverso setting assistenziale, in relazione alla gravità delle patologie in atto (e dunque, definire la tipologia di trattamento se considerarlo riabilitativo di tipo sanitario ovvero socio sanitario, nel rispetto dei regolamenti regionali vigenti) e il pieno utilizzo del tetto di spesa assegnatole» ha spiegato il Commissario.
«L'azione positiva sotto il profilo economico è anch'essa proseguita sotto la gestione di Universo Salute-Opera Don Uva che, beneficiando delle condizioni nuove dei contratti di appalto e delle risoluzioni/rinegoziazioni contrattuali effettuate dall'amministrazione straordinaria, ha raggiunto di risultati positivi già nel 2017 che si sono consolidati nel 2018 conseguendo un margine operativo lordo positivo per circa 3 milioni di euro e un risultato ante imposte positivo per circa 1.9 milioni di euro. È la prima volta dopo diversi decenni che l'azienda chiude il proprio bilancio realizzando utili.
Anche i dati del primo semestre 2019 confermano la tendenza al consolidamento dei risultati positivi che, peraltro, risultano ulteriormente rafforzati per effetto delle predette azioni poste in essere da Universo Salute-Opera Don Uva: il risultato di esercizio 2019 potrebbe chiudersi con utili anche raddoppiati rispetto al 2018.
Il biennio di monitoraggio post-cessione si conclude, quindi, con l'evidenza di un'azienda sana e solida dal punto di vista economico, che ha rispettato gli obblighi contrattuali assunti col Commissario Straordinario, che ha avviato programmi di crescita e che finalmente realizza utili d'impresa. La Casa della Divina Provvidenza viene restituita del tutto alla sfera privata, così come era prima dell'intervento dell'amministrazione straordinaria.
L'auspicio finale è che tutti accompagnino l'Opera Don Uva, supportandola e aiutandola a restare all'interno di un percorso di benessere assistenziale, aziendale e di legittimità» ha concluso Bartolo Cozzoli.
«L'importante lavoro di risanamento svolto nel corso della gestione commissariale dei complessi aziendali della Casa Divina Provvidenza, che ha creato le premesse per la cessione dei medesimi, trova conferma a distanza di due anni. L'operazione di salvataggio può pertanto dirsi pienamente riuscita» ha commentato Cozzoli.
«Due anni fa avevamo restituito alla comunità pugliese e lucana un asset importante della sanità con un bilancio finalmente in pareggio; questo dopo aver recuperato nel 2017, in termini di marginalità, il disastroso risultato operativo che avevamo ereditato dalle precedenti gestioni insolventi, pari a un rosso di 23 milioni di euro» ha aggiunto.
«Nel periodo di amministrazione straordinaria tutte le competenze stipendiali e le forniture dell'Ente sono state puntualmente corrisposte grazie alle razionalizzazioni operate (senza ricadute su personale e qualità dei servizi erogati).
L'azione di risanamento nel periodo 2014-2017 è stata infatti svolta salvaguardando il know how professionale dei circa 1500 lavoratori impiegati nei tre siti di Bisceglie, Foggia, e Potenza e mantenendo i livelli occupazionali che sono stati interamente garantiti (unico caso nel panorama nazionale) con l'operazione di cessione finalizzata dal Commissario Straordinario, senza peraltro fare ricorso ad ammortizzatori sociali» ha evidenziato.
«Nel biennio post-cessione, Universo Salute-Opera Don Uva, conformemente agli obblighi contrattuali assunti, ha assicurato la continuità aziendale e mantenuto i livelli occupazionali, garantendo ai lavoratori l'impiego nelle proprie strutture, per il periodo 2017-2019.
Non solo! Dai dati monitorati è emerso che, inter alia, la stessa acquirente dei complessi aziendali, ha continuato nell'attività iniziata dell'amministrazione straordinaria e nel solco di quest'ultima ha mantenuto e implementato i principi di sana gestione introdotti, come dimostra l'acquisizione della certificazione di qualità ISO 9001:2015, conseguita nel maggio 2019, la conversione di numerosi posti letto (giusti provvedimenti regionali), l'avvio della riclassificazione dei pazienti ortofrenici, al fine di valutare un diverso setting assistenziale, in relazione alla gravità delle patologie in atto (e dunque, definire la tipologia di trattamento se considerarlo riabilitativo di tipo sanitario ovvero socio sanitario, nel rispetto dei regolamenti regionali vigenti) e il pieno utilizzo del tetto di spesa assegnatole» ha spiegato il Commissario.
«L'azione positiva sotto il profilo economico è anch'essa proseguita sotto la gestione di Universo Salute-Opera Don Uva che, beneficiando delle condizioni nuove dei contratti di appalto e delle risoluzioni/rinegoziazioni contrattuali effettuate dall'amministrazione straordinaria, ha raggiunto di risultati positivi già nel 2017 che si sono consolidati nel 2018 conseguendo un margine operativo lordo positivo per circa 3 milioni di euro e un risultato ante imposte positivo per circa 1.9 milioni di euro. È la prima volta dopo diversi decenni che l'azienda chiude il proprio bilancio realizzando utili.
Anche i dati del primo semestre 2019 confermano la tendenza al consolidamento dei risultati positivi che, peraltro, risultano ulteriormente rafforzati per effetto delle predette azioni poste in essere da Universo Salute-Opera Don Uva: il risultato di esercizio 2019 potrebbe chiudersi con utili anche raddoppiati rispetto al 2018.
Il biennio di monitoraggio post-cessione si conclude, quindi, con l'evidenza di un'azienda sana e solida dal punto di vista economico, che ha rispettato gli obblighi contrattuali assunti col Commissario Straordinario, che ha avviato programmi di crescita e che finalmente realizza utili d'impresa. La Casa della Divina Provvidenza viene restituita del tutto alla sfera privata, così come era prima dell'intervento dell'amministrazione straordinaria.
L'auspicio finale è che tutti accompagnino l'Opera Don Uva, supportandola e aiutandola a restare all'interno di un percorso di benessere assistenziale, aziendale e di legittimità» ha concluso Bartolo Cozzoli.