Confesercenti Bat ribadisce la necessità di un piano di ripresa del commercio

I referenti delle organizzazioni provinciali del comparto hanno espresso forti preoccupazioni: «Situazione insostenibile»

domenica 6 marzo 2022
A cura di Vito Troilo
Il tessuto socioeconomico della Bat è in ginocchio, schiacciato da una crisi sistemica perdurante e a maggior ragione, secondo quanto sostenuto dai referenti delle organizzazioni provinciali di comparto che aderiscono a Confesercenti, diventa indispensabile far sentire la voce delle imprese del commercio. Venerdì, nella sede di via Malcangi a Trani, hanno fatto il punto della situazione il presidente di Confesercenti Bat Palmino Canfora, il direttore provinciale Mario Landriscina, il coordinatore della Fiepet (settore ristorazione) Francesco Petruzzelli, la rappresentante della Fismo (comparto moda) Anna Blasi e il referente dell'Anva (ambulanti) Nicola Caiella.

«La preoccupazione è fortissima. Le nostre istanze sono già da tempo sui tavoli della Prefettura, della presidenza della Provincia e degli uffici dei sindaci dei dieci comuni al fine di essere analizzate ma è indispensabile giungere presto a tirare le somme con soluzioni condivise perché la situazione è divenuta insostenibile e potrebbe degenerare» hanno spiegato. «Serve un piano di ripresa dell'economia con interventi specifici per ciascun settore» hanno evidenziato i componenti del board di Confesercenti Bat. «Bisogna intervenire su scala nazionale, con un congruo periodo di allungamento delle moratorie sui prestiti bancari e scadenze fiscali dal momento che il regolare rientro dai prestiti contratti durante la pandemia e delle scadenze in sospeso è messo a rischio dall'impatto dei maggiori costi delle materie prime sui margini delle imprese» hanno aggiunto, chiedendo in termini chiari agevolazioni nei pagamenti di fitti, mutui e cartelle fiscali arretrati oltre ad un netto stop ai rincari di energia elettrica, gas e carburante. Un altro punto focale riguarda la richiesta di eliminazione dei saldi in considerazione dell'andamento negativo delle vendite. Non può essere sottovalutata l'incidenza dei costi della tassazione locale sulla tenuta dei conti delle attività: Confesercenti ha ribadito la richiesta di esonero del pagamento di Tosap e Tari. «Si faccia chiarezza, una volta per tutte, sulle procedure di rinnovo delle autorizzazioni ambulanti, balneari e degli operatori delle aree pubbliche per quanto riguarda i dehors perché non si può andare avanti a tentoni» hanno osservato. Le micro e piccole imprese, nella Bat, rappresentano malgrado tutto il 90% delle aziende attive. «Chi ascolta le nostre esigenze?». Imprese turistiche, commercianti, ambulanti e operatori del settore moda vivono una fase di enorme difficoltà senza che si intraveda la luce in fondo al tunnel.