Confiscati beni per 320 mila euro a biscegliese titolare di una società
Sequestrato denaro contante e 13 orologi di lusso
mercoledì 13 aprile 2022
10.36
I militari della Compagnia di Trani della Guardia di Finanza hanno sottoposto a sequestro preventivo di beni mobili e disponibilità finanziaria nei confronti di una società e del suo rappresentante legale, biscegliese, per un equivalente di oltre 320 mila euro.
Il provvedimento di confisca segue un'attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani che ha permesso di scoprire l'omissione, da parte del soggetto economico, al pagamento delle imposte, in particolare dell'Iva, per l'importo bloccato dalle Fiamme Gialle.
Nel corso delle operazioni sono state effettuate apposite attività di perquisizione, presso la sede legale della società, e presso il domicilio del rappresentante legale, che hanno portato al sequestro di oltre 150 mila euro in denaro contante, nonché di 13 orologi di noti marchi di lusso.
«Il mancato pagamento del tributo, oltre ad arrecare un rilevante danno nei confronti dello Stato, ha concretamente violato la libera concorrenza e il libero mercato, avvantaggiando indebitamente la società in danno alle imprese sane e rispettose delle regole» è quanto osservato dalla Guardia di Finanza.
Al termine delle investigazioni è stato, quindi, offerto alla Procura della Repubblica di Trani un quadro probatorio di elementi idoneo a proporre ed ottenere dal giudice per le indagini preliminari un sequestro preventivo, quale "pretesa erariale", sulle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, sulle quote societarie, sui beni immobili e sui beni mobili registrati per un ammontare complessivo di 323777 euro. Il titolare della società è da ritenersi presunto innnocente fino ad un definito accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Il provvedimento di confisca segue un'attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani che ha permesso di scoprire l'omissione, da parte del soggetto economico, al pagamento delle imposte, in particolare dell'Iva, per l'importo bloccato dalle Fiamme Gialle.
Nel corso delle operazioni sono state effettuate apposite attività di perquisizione, presso la sede legale della società, e presso il domicilio del rappresentante legale, che hanno portato al sequestro di oltre 150 mila euro in denaro contante, nonché di 13 orologi di noti marchi di lusso.
«Il mancato pagamento del tributo, oltre ad arrecare un rilevante danno nei confronti dello Stato, ha concretamente violato la libera concorrenza e il libero mercato, avvantaggiando indebitamente la società in danno alle imprese sane e rispettose delle regole» è quanto osservato dalla Guardia di Finanza.
Al termine delle investigazioni è stato, quindi, offerto alla Procura della Repubblica di Trani un quadro probatorio di elementi idoneo a proporre ed ottenere dal giudice per le indagini preliminari un sequestro preventivo, quale "pretesa erariale", sulle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, sulle quote societarie, sui beni immobili e sui beni mobili registrati per un ammontare complessivo di 323777 euro. Il titolare della società è da ritenersi presunto innnocente fino ad un definito accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.