"Conformiamoci al Risorto", il messaggio dell'Arcivescovo per la Santa Pasqua
«È un dono inestimabile della misericordia di Dio»
domenica 21 aprile 2019
11.07
Carissimi,
come afferma Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2019 la Pasqua è il "culmine dell'anno liturgico", in quanto siamo chiamati "ogni volta a vivere un itinerario di preparazione, consapevoli che il nostro diventare conformi a Cristo (cfr Rm 8,29) è un dono inestimabile della misericordia di Dio".
La conformazione al Risorto non può e non deve essere occasionale, ma elemento costante della nostra spiritualità, direi che deve essere la ragione della nostra esistenza come battezzati, come ministri ordinati e come consacrati. È un dono che continuamente e prima di tutto dobbiamo chiedere al Signore nella preghiera. A tal proposito quanto istruttiva, indicativa ed edificante è la nota testimonianza di San Paolo, l'innamorato di Cristo, "non vivo più io, ma Cristo vive in me" (Gal 2.20)!
La conformazione a Cristo e la ricerca di essa può offrire un impulso ulteriore in coloro che perseguono il senso pieno della vita. I santi, quelli più vicini e quelli più lontani nel tempo, insegnano questo: la nostra esistenza, alla luce del Cristo, va spesa per seminare i germi di risurrezione (gioia, vita, speranza, prossimità, capacità di cura, servizio, donazione) nei diversi ambienti e nelle varie situazioni, soprattutto laddove sembra primeggiare la solitudine, il dolore, la sopraffazione, la delusione.
Illuminati e sorretti dal Vivente Gesù Cristo, auguro a tutti voi i più sentiti auguri di una buona e santa Pasqua di Risurrezione.
come afferma Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2019 la Pasqua è il "culmine dell'anno liturgico", in quanto siamo chiamati "ogni volta a vivere un itinerario di preparazione, consapevoli che il nostro diventare conformi a Cristo (cfr Rm 8,29) è un dono inestimabile della misericordia di Dio".
La conformazione al Risorto non può e non deve essere occasionale, ma elemento costante della nostra spiritualità, direi che deve essere la ragione della nostra esistenza come battezzati, come ministri ordinati e come consacrati. È un dono che continuamente e prima di tutto dobbiamo chiedere al Signore nella preghiera. A tal proposito quanto istruttiva, indicativa ed edificante è la nota testimonianza di San Paolo, l'innamorato di Cristo, "non vivo più io, ma Cristo vive in me" (Gal 2.20)!
La conformazione a Cristo e la ricerca di essa può offrire un impulso ulteriore in coloro che perseguono il senso pieno della vita. I santi, quelli più vicini e quelli più lontani nel tempo, insegnano questo: la nostra esistenza, alla luce del Cristo, va spesa per seminare i germi di risurrezione (gioia, vita, speranza, prossimità, capacità di cura, servizio, donazione) nei diversi ambienti e nelle varie situazioni, soprattutto laddove sembra primeggiare la solitudine, il dolore, la sopraffazione, la delusione.
Illuminati e sorretti dal Vivente Gesù Cristo, auguro a tutti voi i più sentiti auguri di una buona e santa Pasqua di Risurrezione.