Congresso SIMG a Bisceglie: il futuro della medicina generale tra carenze e nuove sfide

Medici di famiglia in calo, una sfida urgente per Puglia e Basilicata

sabato 5 ottobre 2024
Bisceglie sta ospitando il Congresso interregionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) per Puglia e Basilicata. All'evento partecipano di circa 300 medici di famiglia, che si stanno confrontando sulle principali sfide sanitarie attuali, in particolare sulla preoccupante diminuzione dei Medici di Medicina Generale (MMG) e la necessità di una riorganizzazione delle cure primarie sul territorio.

Puglia e Basilicata: due regioni in difficoltà

Le problematiche legate alla sanità in Puglia e Basilicata sono state al centro delle discussioni. La Puglia ha registrato una significativa diminuzione dei medici di famiglia: dal 2019 al 2022 il numero di MMG è calato del 17,6%, secondo i dati della fondazione Gimbe, rendendo la regione la seconda più colpita d'Italia. Le zone interne del brindisino, leccese e tarantino hanno risentito maggiormente di questa carenza, lasciando ampie aree senza copertura adeguata per la continuità assistenziale.

«Abbiamo sempre meno Medici di Medicina Generale ma sempre più esigenze da cogliere e di cui farsi carico», ha dichiarato Maria Giovanna Amoroso, Segretario SIMG Puglia. «Questo congresso ci ha permesso di analizzare le necessità delle nostre comunità, con particolare attenzione alla gestione delle cronicità e alla prevenzione, ambiti che richiedono interventi mirati in un contesto di risorse ridotte.»

In Basilicata, la situazione è altrettanto critica. Molti comuni, anche quelli con oltre 10.000 abitanti, hanno perso i loro medici di famiglia, peggiorando una situazione già resa difficile dal progressivo declino demografico. Antonio Pompeo Coviello, Segretario SIMG Basilicata, ha sottolineato: «La Basilicata sta assistendo a un esodo intellettuale che aggrava ulteriormente la carenza di medici di base. È essenziale ripensare l'intero sistema, puntando su soluzioni innovative come la telemedicina e i servizi sanitari mobili.»

Bisceglie: un punto di riferimento per la sanità territoriale

La città di Bisceglie, grazie alla sua posizione strategica, è diventata un punto focale per discutere delle sfide della sanità territoriale. Il congresso ha offerto l'opportunità di approfondire non solo i temi legati alla carenza di medici, ma anche altre questioni emergenti come l'assistenza sanitaria per le comunità migranti e la gestione di problematiche legate alla violenza e all'identità di genere.

Un congresso proiettato al futuro

Oltre alle sessioni di confronto teorico, il congresso ha offerto laboratori pratici per i giovani medici, con simulazioni per migliorare le loro competenze. «L'obiettivo è rendere i Medici di Medicina Generale sempre più il primo punto di accesso al Servizio Sanitario Nazionale, capaci di prendersi cura del paziente in modo olistico», ha concluso Amoroso.

A Bisceglie, quindi, si discute di soluzioni per garantire una sanità diffusa e accessibile, sperando che le riflessioni emerse possano contribuire a un miglioramento concreto del sistema di assistenza nelle aree più periferiche di Puglia e Basilicata.