Consegnato al professor Angelo Vescovi il premio "Lucrezia Borgia"
La cerimonia di conferimento si è svolta domenica al Seminario arcivescovile diocesano
lunedì 3 ottobre 2022
11.44
Si è svolta domenica, nel Seminario arcivescovile diocesano "Don Pasquale Uva" di Bisceglie, la cerimonia di conferimento del Premio Internazionale Lucrezia Borgia.
Il riconoscimento trae ragione dal legame delle due città in nome della nobildonna, che fu duchessa di Bisceglie e di Ferrara, e si rinnova di edizione in edizione, assumendo sempre più importanza. Negli anni il prestigioso premio è stato assegnato a personalità che, con la loro professione e l'impegno sociale, hanno raggiunto traguardi significativi in ambito culturale e scientifico, tra cui eccellenze di fama internazionale come l'oncologo e scienziato Umberto Tirelli.
L'evento, ideato e organizzato dall'osservatorio nazionale "Duchessa Lucrezia Borgia" di Bisceglie, presieduto da Antonio Speranza, gode dei patrocini di Regione Puglia, Provincia Bat, Comune di Ferrara, Comune di Bisceglie e Archeoclub d'Italia, con la media partnership di MediaserTv di Pontedera.
Lucrezia Borgia (Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519) è una figura controversa del Rinascimento italiano, vittima di una spietata storiografia ottocentesca - oggi si parlerebbe di "fake news" - che l'ha disegnata come macchiavellica e senza scrupoli. Figlia illegittima di papa Alessandro VI Borgia, è stata duchessa di Bisceglie in quanto moglie del duca Alfonso d'Aragona, figlio del re Alfonso II di Napoli, sposato il 21 luglio 1498. Vedova di Alfonso, ucciso nel 1500, su ordine del fratello di lei Cesare Borgia, Lucrezia sposò nel 1501 Alfonso I d'Este. Fu, questa volta, un matrimonio felice e Lucrezia bene si acclimatò nella corte di Ferrara di cui, appunto, fu duchessa dopo la morte del suocero Ercole. Perfetta castellana rinascimentale, acquistò la fama di abile politica e accorta diplomatica, tanto che il marito Alfonso d'Este arrivò ad affidarle la conduzione politica e amministrativa del ducato quando doveva assentarsi da Ferrara. Fu anche una attiva mecenate, accogliendo a corte poeti e umanisti celebri come Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Gian Giorgio Trissino e Ercole Strozzi.
Il premio internazionale si ispira proprio al mecenatismo di Lucrezia, quella capacità di attrarre nel suo nobile entourage artisti, scienziati e letterat i e di creare a corte un clima di fervore intellettuale unico, fonte di prestigio per il casato. Il legame fra Bisceglie e Ferrara è suggellato dal titolo nobiliare di Lucrezia. In realtà la nobildonna non fu mai presente a Bisceglie, ma ebbe a cuore la cittadina adriatica. Una leggenda priva di consistenza la vede protagonista nell'invenzione del dolce "Il Sospiro" a lei dedicato dai biscegliesi in occasione di un matrimonio mai celebrato in città.
In questa edizione 2022 il presidente Antonio Speranza ha consegnato il Premio internazionale "Duchessa Lucrezia Borgia" per meriti scientifici al professor Angelo Vescovi, biologo e farmacologo italiano. Lo scienziato è infatti il responsabile unico della prima sperimentazione mondiale con cellule staminali cerebrali umane, scevre da problematiche etiche, in pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) ed ha contribuito in maniera decisiva alla scoperta delle cellule staminali cerebrali nel cervello adulto.
Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza dal 2010, ha tenuto una lectio magistralis sulle "nuove frontiere della medicina: le cellule staminali e la medicina rigenerativa", introdotta dal dottor Tommaso Fontana, noto infettivologo, già direttore sanitario e primario del reparto infettivi dell'Ospedale di Bisceglie.
Durante la serata, presentata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, sono intervenuti anche il Sindaco Angelantonio Angarano e l'assessore Gianni Naglieri e la madrina d'eccezione del premio la scrittrice, pittrice e sceneggiatrice Maria Giuseppina Pagnotta, vincitrice di numerosi premi internazionali nei campi della cultura e dell'arte, che ha declamato una poesia d'amore dedicata proprio alla nobildonna rinascimentale.
Speranza ha rivolto un saluto al primo cittadino di Ferrara Alan Fabbri, e all'assessore alla cultura della cittadina estense, Marco Gulinelli, e ha anticipato alcuni propositi per l'edizione 2023 del riconoscimento. «Quest'anno abbiamo voluto premiare personalità di altissimo profilo nel campo scientifico come i luminari Tirelli e Vescovi. Stiamo già lavorando alla prossima edizione che sarà dedicata invece al mondo della cultura e del cinema. Premieremo cineasti che stanno girando film e documentari sulla figura della duchessa Lucrezia Borgia».
Il riconoscimento trae ragione dal legame delle due città in nome della nobildonna, che fu duchessa di Bisceglie e di Ferrara, e si rinnova di edizione in edizione, assumendo sempre più importanza. Negli anni il prestigioso premio è stato assegnato a personalità che, con la loro professione e l'impegno sociale, hanno raggiunto traguardi significativi in ambito culturale e scientifico, tra cui eccellenze di fama internazionale come l'oncologo e scienziato Umberto Tirelli.
L'evento, ideato e organizzato dall'osservatorio nazionale "Duchessa Lucrezia Borgia" di Bisceglie, presieduto da Antonio Speranza, gode dei patrocini di Regione Puglia, Provincia Bat, Comune di Ferrara, Comune di Bisceglie e Archeoclub d'Italia, con la media partnership di MediaserTv di Pontedera.
Lucrezia Borgia (Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519) è una figura controversa del Rinascimento italiano, vittima di una spietata storiografia ottocentesca - oggi si parlerebbe di "fake news" - che l'ha disegnata come macchiavellica e senza scrupoli. Figlia illegittima di papa Alessandro VI Borgia, è stata duchessa di Bisceglie in quanto moglie del duca Alfonso d'Aragona, figlio del re Alfonso II di Napoli, sposato il 21 luglio 1498. Vedova di Alfonso, ucciso nel 1500, su ordine del fratello di lei Cesare Borgia, Lucrezia sposò nel 1501 Alfonso I d'Este. Fu, questa volta, un matrimonio felice e Lucrezia bene si acclimatò nella corte di Ferrara di cui, appunto, fu duchessa dopo la morte del suocero Ercole. Perfetta castellana rinascimentale, acquistò la fama di abile politica e accorta diplomatica, tanto che il marito Alfonso d'Este arrivò ad affidarle la conduzione politica e amministrativa del ducato quando doveva assentarsi da Ferrara. Fu anche una attiva mecenate, accogliendo a corte poeti e umanisti celebri come Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Gian Giorgio Trissino e Ercole Strozzi.
Il premio internazionale si ispira proprio al mecenatismo di Lucrezia, quella capacità di attrarre nel suo nobile entourage artisti, scienziati e letterat
In questa edizione 2022 il presidente Antonio Speranza ha consegnato il Premio internazionale "Duchessa Lucrezia Borgia" per meriti scientifici al professor Angelo Vescovi, biologo e farmacologo italiano. Lo scienziato è infatti il responsabile unico della prima sperimentazione mondiale con cellule staminali cerebrali umane, scevre da problematiche etiche, in pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) ed ha contribuito in maniera decisiva alla scoperta delle cellule staminali cerebrali nel cervello adulto.
Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza dal 2010, ha tenuto una lectio magistralis sulle "nuove frontiere della medicina: le cellule staminali e la medicina rigenerativa", introdotta dal dottor Tommaso Fontana, noto infettivologo, già direttore sanitario e primario del reparto infettivi dell'Ospedale di Bisceglie.
Durante la serata, presentata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, sono intervenuti anche il Sindaco Angelantonio Angarano e l'assessore Gianni Naglieri e la madrina d'eccezione del premio la scrittrice, pittrice e sceneggiatrice Maria Giuseppina Pagnotta, vincitrice di numerosi premi internazionali nei campi della cultura e dell'arte, che ha declamato una poesia d'amore dedicata proprio alla nobildonna rinascimentale.
Speranza ha rivolto un saluto al primo cittadino di Ferrara Alan Fabbri, e all'assessore alla cultura della cittadina estense, Marco Gulinelli, e ha anticipato alcuni propositi per l'edizione 2023 del riconoscimento. «Quest'anno abbiamo voluto premiare personalità di altissimo profilo nel campo scientifico come i luminari Tirelli e Vescovi. Stiamo già lavorando alla prossima edizione che sarà dedicata invece al mondo della cultura e del cinema. Premieremo cineasti che stanno girando film e documentari sulla figura della duchessa Lucrezia Borgia».