Consiglio comunale ad alta tensione: l’opposizione attacca su debiti fuori bilancio e nomina dei revisori

I consiglieri hanno abbandonato l’aula denunciando “opacità istituzionale”

martedì 29 aprile 2025 22.02
È stato un consiglio comunale tutt'altro che ordinario quello andato in scena nelle scorse ore a Bisceglie, con l'opposizione consiliare che ha abbandonato l'aula denunciando gravi irregolarità e "opacità istituzionale". Nel mirino dei consiglieri di minoranza, ancora una volta, la gestione dei debiti fuori bilancio e le modalità con cui la maggioranza ha affrontato la nomina del nuovo collegio dei revisori dei conti.
«L'ordine del giorno – hanno dichiarato Giorgia Preziosa, Gianni Casella, Domenico Spina e Francesco Spina – è stato studiato appositamente per confondere il sacro con il profano. Un consiglio comunale pieno di opacità, illegittimità e prepotenza istituzionale».
Secondo quanto sostenuto dai consiglieri di opposizione, il sindaco Angelantonio Angarano si sarebbe impegnato nei giorni scorsi a portare in aula i debiti fuori bilancio precedentemente ritirati dalla discussione, ma ciò non sarebbe avvenuto. Al contrario, spiegano, «sono stati riproposti debiti ancora più gravi, tra cui uno da oltre 500.000 euro con parere negativo dei revisori dei conti», i quali – sottolineano – «non sono più in carica da giorni».
Proprio la nomina dei nuovi revisori ha acceso ulteriormente gli animi. L'opposizione aveva chiesto «un momento di chiarimento e garanzia», proponendo tre criteri alternativi per garantire trasparenza e imparzialità nella scelta: l'estrazione a sorte del presidente, la nomina di una terna da parte di organi giudiziari del territorio o la visione puntuale dei curricula dei candidati, assenti nei documenti del consiglio.
«Un ennesimo schiaffo alla democrazia, alla legalità e alla trasparenza degli atti amministrativi» hanno commentato i firmatari della nota, stigmatizzando anche l'accorpamento di provvedimenti così diversi nella stessa seduta: «Portare contemporaneamente in consiglio la cittadinanza onoraria a un rappresentante della giustizia e il riconoscimento di debiti fuori bilancio illegittimi è stata un'ulteriore offesa alle istituzioni e alla città».