Consiglio comunale, Angarano condanna l'ostruzionismo dell'opposizione
Il sindaco: «Abbandonare l'aula è una grave mancanza di rispetto alla città»
lunedì 25 novembre 2019
21.40
Una ferma condanna al comportamento delle opposizioni. L'ha espressa il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano commentando l'uscita dall'aula degli esponenti delle minoranze in apertura dei lavori della massima assise cittadina di lunedì 25 novembre.
«I consiglieri di minoranza hanno abbandonato l'aula, rifiutandosi di discutere. Il dialogo è democrazia, il confronto costruttivo e propositivo è democrazia. Sottrarsi è un'ulteriore dimostrazione del fatto che il loro unico obiettivo sia bloccare l'amministrazione comunale con ogni mezzo» ha affermato Angarano, definendo gli oppositori (o almeno alcuni di essi) «professionisti della politica che hanno occupato poltrone per molti anni e vogliono riconquistare quelle poltrone con ogni mezzo, anche a costo di calpestare il voto popolare e gli interessi dei cittadini».
Secondo il sindaco «abbandonare l'aula è stata una grave e poco elegante mancanza di rispetto alla città e alle Istituzioni, a maggior ragione dopo che nella seduta di venerdì scorso gli stessi consiglieri di opposizione avevano sbandierato, evidentemente solo a parole, l'apertura al confronto».
Angarano è certo della compattezza della sua maggioranza: «Andiamo avanti compatti per riadottare gli atti in consiglio comunale, così come indicato dal Tar, per sanare un vizio procedurale nel pieno rispetto delle norme e dei regolamenti. Forse questo indispettisce l'opposizione che vede fallire miseramente il suo piano che mirava allo scioglimento del consiglio comunale».
«I consiglieri di minoranza hanno abbandonato l'aula, rifiutandosi di discutere. Il dialogo è democrazia, il confronto costruttivo e propositivo è democrazia. Sottrarsi è un'ulteriore dimostrazione del fatto che il loro unico obiettivo sia bloccare l'amministrazione comunale con ogni mezzo» ha affermato Angarano, definendo gli oppositori (o almeno alcuni di essi) «professionisti della politica che hanno occupato poltrone per molti anni e vogliono riconquistare quelle poltrone con ogni mezzo, anche a costo di calpestare il voto popolare e gli interessi dei cittadini».
Secondo il sindaco «abbandonare l'aula è stata una grave e poco elegante mancanza di rispetto alla città e alle Istituzioni, a maggior ragione dopo che nella seduta di venerdì scorso gli stessi consiglieri di opposizione avevano sbandierato, evidentemente solo a parole, l'apertura al confronto».
Angarano è certo della compattezza della sua maggioranza: «Andiamo avanti compatti per riadottare gli atti in consiglio comunale, così come indicato dal Tar, per sanare un vizio procedurale nel pieno rispetto delle norme e dei regolamenti. Forse questo indispettisce l'opposizione che vede fallire miseramente il suo piano che mirava allo scioglimento del consiglio comunale».