Consiglio comunale, il differimento Tari passa col voto contrario dell'opposizione tranne Fata

Angarano deluso dal comportamento delle minoranze: «Pagina nera in un momento già delicato»

martedì 26 maggio 2020 8.21
Il consiglio comunale di Bisceglie, riunito in videoconferenza lunedì 25 maggio, ha approvato col voto favorevole della maggioranza e del solo esponente di opposizione Vittorio Fata il differimento della scadenza della Tari a seguito dell'emergenza epidemiologica. Gli altri consiglieri di minoranza si sono astenuti.

«Ancora una volta parte della politica biscegliese ha perso una buona occasione per dimostrare unità e compattezza in un momento delicato, rinunciando a mettere da parte personalismi e demagogia» ha commentato in merito il sindaco Angelantonio Angarano. «Spiace infatti constatare che l'opposizione, escluso il consigliere Vittorio Fata, non abbia votato il differimento della scadenza della Tari che la nostra amministrazione ha portato in consiglio per dare l'opportunità ai tanti cittadini in difficoltà di non essere obbligati a pagare la prima rata entro il 31 maggio (oltre che il posticipo di 90 giorni per il sollecito di pagamento per annualità 2016, 2017 e 2018)» ha aggiunto il primo cittadino, definendo l'accaduto «una pagina nera nella storia politica della città nel periodo già delicato che stiamo attraversando».

Angarano ha puntualizzato come «in consiglio abbiamo ribadito che quel provvedimento, approvato tempestivamente in giunta il 17 marzo scorso come primissima misura a sostegno della cittadinanza, fosse solo il primo di una serie di misure rilevanti in cantiere ma ciò, purtroppo, non è servito. Stiamo infatti lavorando ad un provvedimento onnicomprensivo con l'obiettivo di andare oltre le misure di sostegno già previste dal governo» ha spiegato, lasciando intendere la volontà di assumere ulteriori provvedimenti. «Una manovra tributaria significativa che non riguardi solo una rimodulazione della Tari per le utenze non domestiche delle attività rimaste chiuse durante l'emergenza, ma anche le utenze domestiche. E comprenda, inoltre, la Tari giornaliera per i mercatali, l'esenzione della tassa di occupazione di suolo pubblico non limitata solo al periodo indicato dal Decreto rilancio ma estesa sino a dicembre 2020. Senza dimenticare l'imposta sulla pubblicità e una rimodulazione dell'Imu. Un pacchetto che riguarderà in pratica tutta la tassazione locale che, come sottolineato in consiglio comunale, siamo ben disposti a discutere con l'opposizione».

Il capo dell'amministrazione è deluso dal comportamento delle minoranze: «Stiamo affrontando la peggiore crisi economica dal secondo dopoguerra e questo richiede serietà e rispetto, non strumentalizzazione e demagogia. Per questo abbiamo sempre evitato sinora di fare annunci prima di verificare la sostenibilità economica, con un'analisi precisa delle risorse messe a disposizione dallo Stato e l'impatto della mancata entrata tributaria.

Il consiglio comunale è stato il momento opportuno per ribadire il nostro indirizzo politico: fare tutto il possibile per sostenere la cittadinanza in questo periodo complesso. Ma ciò non è servito a smuovere l'opposizione da sterili logiche di ostruzionismo politico che hanno impedito all'assise di trovare convergenza sul rinvio della scadenza della prima rata della Tari. Un provvedimento che in qualsiasi altra città sarebbe stato votato all'unanimità e che invece a Bisceglie è passato grazie ai voti della sola maggioranza e del consigliere Fata, che ringraziamo per il senso di responsabilità mostrato, andando oltre gli steccati per il bene dei cittadini. Auspichiamo che d'ora in avanti su temi così delicati che riguardano la sopravvivenza della nostra comunità si possa riuscire a mettere da parte le logiche di appartenenza superando gli steccati politici per il bene della città» ha concluso Angarano.