Consiglio comunale, Mauro Sasso: «Chiedo scusa ai cittadini»
Riflessioni amare dell'esponente di minoranza, che ha abbandonato i lavori in serata: «Sei ore perse inutilmente, rinuncerò al gettone di presenza»
martedì 1 dicembre 2020
16.30
«Chiedo scusa a tutti i cittadini. Nel loro profondo rispetto, e per la stima che nutro nei confronti delle istituzioni, rinuncio al mio gettone presenza». Lo ha affermato il consigliere comunale di opposizione Mauro Sasso a margine della riunione della massima assise di lunedì 30 novembre. L'esponente nel gruppo Nelmodogiusto ha efinito quanto accaduto «l'ennesimo indecoroso spettacolo andato in scena trasformatosi, complice anche una piattaforma poco funzionale, in un circo di teatranti, per giunta di scarsa qualità».
Quanto ai lavori: «hanno avuto inizio (per modo di dire) alle 15:30 e dopo sei ore di estenuanti problemi di connessione che rendevano il tutto poco chiaro, con interruzioni e tentativi di ripristino, con un continuo succedersi di "Mi sentite?", "Mi vedete?", "Non si sente", "Non ho capito", hanno portato il consiglio in un punto di apparente non ritorno, soprattutto perché non è stata garantita ai consiglieri la facoltà di svolgere la prerogativa per cui sono stati eletti».
Sasso ha sottolineato: «Non è stato possibile entrare neanche nel primo punto all'ordine del giorno che riguardava la discussione sulla emergenza Covid-19. Avevo preparato il mio intervento, consistente in proposte e attenzioni per questa situazione preoccupante e di confusione per la nostra città. Avrei chiesto agevolazioni e sostegno per i cittadini, per i commercianti e per quelle fasce sociali che in questo momento necessitano di un'attenzione particolare.
Non avendo potuto adempiere alla mia umile e rigorosa missione di consigliere comunale, mi sento in dovere di chiedere scusa ai biscegliesi» ha aggiunto.
«Il Sindaco, nonostante molti consiglieri -anche di maggioranza - lamentassero una scarsa ricettività di segnale o una pessima qualità audio, ha pensato bene di passare direttamente al punto n° 7, cioè alla variazione di assestamento del bilancio, anziché entrare nella discussione del primo punto, ritenendolo più importante della discussione inerente alle problematiche legate al Covid-19 o addirittura cogliere la proposta del presidente del consiglio comunale, e quindi di rinviare la seduta in seconda convocazione.
A tal punto, cari cittadini, avendo assistito e partecipato ad uno spettacolo indecoroso ed offensivo per la nostra città (durato ben sei ore), mi sono sentito in dovere di abbandonare il consiglio in videoconferenza, poiché costernato e avvilito. Rinuncerà al gettone di presenza nel rispetto della mia scelta» ha concluso Sasso.
Quanto ai lavori: «hanno avuto inizio (per modo di dire) alle 15:30 e dopo sei ore di estenuanti problemi di connessione che rendevano il tutto poco chiaro, con interruzioni e tentativi di ripristino, con un continuo succedersi di "Mi sentite?", "Mi vedete?", "Non si sente", "Non ho capito", hanno portato il consiglio in un punto di apparente non ritorno, soprattutto perché non è stata garantita ai consiglieri la facoltà di svolgere la prerogativa per cui sono stati eletti».
Sasso ha sottolineato: «Non è stato possibile entrare neanche nel primo punto all'ordine del giorno che riguardava la discussione sulla emergenza Covid-19. Avevo preparato il mio intervento, consistente in proposte e attenzioni per questa situazione preoccupante e di confusione per la nostra città. Avrei chiesto agevolazioni e sostegno per i cittadini, per i commercianti e per quelle fasce sociali che in questo momento necessitano di un'attenzione particolare.
Non avendo potuto adempiere alla mia umile e rigorosa missione di consigliere comunale, mi sento in dovere di chiedere scusa ai biscegliesi» ha aggiunto.
«Il Sindaco, nonostante molti consiglieri -anche di maggioranza - lamentassero una scarsa ricettività di segnale o una pessima qualità audio, ha pensato bene di passare direttamente al punto n° 7, cioè alla variazione di assestamento del bilancio, anziché entrare nella discussione del primo punto, ritenendolo più importante della discussione inerente alle problematiche legate al Covid-19 o addirittura cogliere la proposta del presidente del consiglio comunale, e quindi di rinviare la seduta in seconda convocazione.
A tal punto, cari cittadini, avendo assistito e partecipato ad uno spettacolo indecoroso ed offensivo per la nostra città (durato ben sei ore), mi sono sentito in dovere di abbandonare il consiglio in videoconferenza, poiché costernato e avvilito. Rinuncerà al gettone di presenza nel rispetto della mia scelta» ha concluso Sasso.