Consiglio regionale, il Tar soffia due seggi alla maggioranza: La Notte rischia

Accolti i ricorsi del centrodestra, il biscegliese potrebbe essere estromesso dall'assemblea. Si deciderà a luglio

giovedì 4 marzo 2021 22.00
A cura di Vito Troilo
L'intricata e controversa vicenda della ripartizione dei seggi nel consiglio regionale pugliese è forse a un passaggio decisivo. Il Tar di Bari ha accolto i ricorsi presentati da Vito De Palma e Antonio Scalera, due candidati in liste di centrodestra pretendenti all'elezione e soprattutto quello di Domenico De Santis, esponente del Partito Democratico. Gli effetti sulla composizione dell'assemblea di via Gentile potrebbero essere concreti solo a partire dal prossimo 8 luglio, data per la quale è stata fissata un'apposita udienza per la modifica sostanziale dei risultati del voto del settembre 2020 e la differente proclamazione degli eletti.

Le motivazioni della sentenza dei giudici amministrativi saranno pubblicate successivamente ma nel dispositivo è stato chiarito che «il premio di maggioranza va ricalcolato al netto dei voti ottenuti dalle liste che all'interno della coalizione vittoriosa non hanno superato la soglia del 4%».

I contenuti delle rimostranze accolte dal Tribunale amministrativo regionale sono eloquenti: la coalizione vincitrice, formata dalle liste a supporto di Michele Emiliano, scenderebbe da 29 a 27 seggi (senza contare naturalmente quattro dei cinque eletti nelle fila del Movimento 5 Stelle che hanno scelto in seguito di entrare in maggioranza). Secondo i nuovi calcoli, pertanto, Il Partito Democratico guadagnerebbe un consigliere mentre "Con" scenderebbe da 7 a 6 e "Popolari con Emiliano" da 7 a 5 eletti. Ecco perché rischierebbero Peppino Longo (Con), Mario Pendinelli e il biscegliese Francesco La Notte (Popolari con Emiliano). Pronti a entrare sarebbero appunto il dem De Santis, Vito De Palma di Forza Italia e Antonio Scalera della lista civica "La Puglia domani".

Toccherà al Prefetto di Bari, nominato commissario ad acta, suddividere i 27 seggi all'interno della coalizione di maggioranza: il Tar ha accettato anche un ricorso incidentale presentato da Michele Mazzarano del Pd, teso a ottenere un ricalcolo delle assegnazioni per singole province.

Pendono infine altri due ricorsi, che saranno discussi nel mese di maggio: Blasi e Cicolella, entrambi del Pd, hanno chiesto il ricalcolo interno alle circoscrizioni provinciali. Un eventuale accoglimento metterebbe in pericolo i seggi attualmente occupati da Michele Mazzarano e dal barlettano Ruggiero Mennea.