Controlli della Guardia costiera, sequestrato un autolavaggio
L'attività è risultata priva di un'autorizzazione e avrebbe depositato i fanghi di lavorazione in modo incontrollato
giovedì 18 maggio 2023
11.55
La Guardia costiera di Barletta ha condotto negli ultimi giorni una serie di controlli su diverse attività di autolavaggio nel territorio di Bisceglie, con l'obiettivo di Iprevenire e contrastare il perpetrarsi di illeciti di natura ambientale.
Le verifiche hanno riguardato, in particolare, il possesso dell'Aua (autorizzazione unica ambientale) e il corretto deposito dei fanghi di lavorazione. Un autolavaggio ricadente su un'area di 2010 metri quadri alla periferia di Bisceglie è stato sottoposto a sequestro preventivo con le relative attrezzature. Oltre alla mancanza dell'Aua sarebbe stata riscontrata un'infrazione relativa ai fanghi di lavorazione: il titolare dell'azienda li avrebbe depositati in modo incontrollato.
Le norme specifiche che disciplinano il corretto scarico e smaltimento delle acque provenienti dal lavaggio delle autovetture, considerate "acque reflue industriali" a causa della loro alta carica inquinante, richiedono un'autorizzazione preventiva prima dell'immissione nella pubblica rete fognaria. Il responsabile dell'attività è stato stato deferito all'Autorità Giudiziaria ai sensi del Testo unico ambientale. Il sequestro penale, effettuato dagli accertatori per impedire la continuazione dell'attività illecita, è stato convalidato dal Tribunale di Trani. L'operazione si inserisce nelle più ampie attività investigative volte al contrasto dei reati legati al ciclo dei rifiuti e all'inquinamento delle matrici ambientali condotte dalla Guardia costiera di Barletta.
Le verifiche hanno riguardato, in particolare, il possesso dell'Aua (autorizzazione unica ambientale) e il corretto deposito dei fanghi di lavorazione. Un autolavaggio ricadente su un'area di 2010 metri quadri alla periferia di Bisceglie è stato sottoposto a sequestro preventivo con le relative attrezzature. Oltre alla mancanza dell'Aua sarebbe stata riscontrata un'infrazione relativa ai fanghi di lavorazione: il titolare dell'azienda li avrebbe depositati in modo incontrollato.
Le norme specifiche che disciplinano il corretto scarico e smaltimento delle acque provenienti dal lavaggio delle autovetture, considerate "acque reflue industriali" a causa della loro alta carica inquinante, richiedono un'autorizzazione preventiva prima dell'immissione nella pubblica rete fognaria. Il responsabile dell'attività è stato stato deferito all'Autorità Giudiziaria ai sensi del Testo unico ambientale. Il sequestro penale, effettuato dagli accertatori per impedire la continuazione dell'attività illecita, è stato convalidato dal Tribunale di Trani. L'operazione si inserisce nelle più ampie attività investigative volte al contrasto dei reati legati al ciclo dei rifiuti e all'inquinamento delle matrici ambientali condotte dalla Guardia costiera di Barletta.