Cooperazione fra pubblico e privati per la commercializzazione dell'uva da tavola

Intesa siglata alla Fiera del Levante fra il consorzio di produttori Nuvaut e il Crea

mercoledì 12 settembre 2018 14.38
Un accordo di cooperazione fra pubblico e privati per la commercializzazione dell'uva da tavola sui mercati internazionali. È stata presentata martedì 11 settembre, presso il Padiglione Puglia della Fiera del Levante, l'intesa fra il consorzio di produttori Nuvaut (nuove varietà uva da tavola) e il Crea, consiglio per la ricerca e l'analisi in agricoltura.

Nuvaut è il primo consorzio italiano di aziende (ad oggi 24) che investe nella ricerca pubblica e in particolare nel settore dell'uva da tavola. Il Crea ha puntato sulla studio di nuove uve con e senza semi, raggiungendo risultati che hanno attirato l'attenzione di operatori della produzione e della commercializzazione pugliesi e italiani, che si sono consorziati per sostenere le ricerche.

«Un'iniziativa interessante che parte dall'impulso imprenditoriale di una serie di aziende – ha affermato l'assessore alle risorse agroalimentari della regione Puglia, Leonardo Di Gioia, nel corso della presentazione – le quali, cogliendo le opportunità del mercato ma anche valutando le criticità, hanno individuato delle soluzioni che riteniamo possano essere di esempio per altri: innovazione e ricerca.

Il comparto dell'uva da tavola in Puglia è uno dei più omogenei e organizzati e con imprese particolarmente forti a livello territoriale. Abbiamo oggi una serie di aziende che già singolarmente sono solide ma che hanno deciso di sacrificare parte della propria autonomia imprenditoriale per una strategia comune. Nessuna azienda da sola, infatti, avrebbe avuto la capacità economica di sostenere un tale accordo. Insieme, invece, rappresentano un esempio virtuoso di come organizzare una filiera, facendo anche a meno dell'aiuto pubblico» ha aggiunto il componente dell'esecutivo regionale.

«La Misura 16.2 del Psr Puglia, con una dotazione complessiva iniziale di circa 32 milioni di euro e una disponibilità attuale sul bando di 24 milioni, è dedicata alla sperimentazione e applicazione di nuove tecnologie di processo e di prodotto. Essa sarà operativa nei prossimi giorni e ci consentirà di fare investimenti nella ricerca connessa alle imprese e alle loro produzioni» ha concluso Di Gioia.