Coratella ancora nel mirino di Amendolagine e dei consiglieri 5 Stelle del territorio

L'esponente pentastellato biscegliese firmatario di un'altra dura nota nei confronti dell'ex candidato Sindaco del Movimento ad Andria

lunedì 20 settembre 2021 11.00
Non si placa la polemica a proposito del conferimento di un incarico di consulenza (seppure gratuito) al consigliere comunale 5 Stelle di Andria, Michele Coratella, da parte del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Gli eletti pentastellati del territorio sono tornati nuovamente sulla vicenda per stigmatizzare, ancora una volta, l'atteggiamento di colui che per ben due volte ha rappresentato il Movimento in qualità di candidato alla carica di Sindaco della città federiciana: «Al consigliere comunale, che fa sfoggio fotografico del suo attuale rapporto con Michele Emiliano - il quale gli ha conferito un incarico di consulenza alla Regione Puglia-, non staremo qui a rammentare le sue pubbliche posizioni, in passato tutte negative, relative al presidente della Regione Puglia, né gli faremo notare alcune situazioni disastrose, ancora oggi, esistenti nell'ambito regionale dei trasporti, della sanità, dei rifiuti, poiché supponiamo che ormai sia troppo impegnato a partecipare a pubblici incontri del Partito Democratico sul Pnrr, per notare quello che succede quotidianamente» hanno osservato il biscegliese Enzo Amendolagine, le andriesi Doriana Faraone e Nunzia Sgarra, i barlettani Beppe Basile, Maria Angela Carone e Antonio Coriolano e il tranese Vito Branà.

Gli esponenti 5 Stelle del territorio hanno incalzato Coratella: «Si è accorto che in regione intendono votare sostanzialmente la conferma della reintroduzione del trattamento di fine rapporto, con tanto di retroattività dal 2013, con una trattenuta di appena il 2%?
Ritiene che, ai politici regionali che complessivamente percepiscono già una somma non lontana dai 10mila euro al mese, fosse giusto dare altri soldi, in questo periodo di grande difficoltà economica per tanti cittadini?
Ha saputo, come riportato da alcune fonti giornalistiche, che il trattamento di fine mandato così come frettolosamente approvato a luglio da tutti i partiti, poteva causare un taglio del 80% dei trasferimenti erariali dallo Stato alla Regione Puglia in diversi settori, così come previsto da una norma dell'era Monti? E delle formali osservazioni (in negativo) pervenute addirittura dal Governo?».

I consiglieri comunali pentastellati della Bat hanno ironizzato: «Ora ovviamente si porrà rimedio a questo possibile "bagno di sangue" di svariati milioni di euro per i cittadini pugliesi, ma ci sorprende che un esperto non se ne sia accorto. Inoltre, il nuovo testo di legge sul trattamento di fine mandato che attualmente pare stia tornando in consiglio regionale sembra difforme, nei contenuti, da quanto concordato con il presidente Conte e pubblicizzato tramite organi di informazione. Come mai?
Qualche malpensante, ma non noi, potrebbe dire che "Parigi val bene una messa"».

Amendolagine, Faraone, Sgarra, Basile, Carone, Coriolano e Branà hanno sottolineato: «Oggi più che mai la nostra presenza nel Movimento è determinante, poiché dobbiamo evidenziare ai cittadini che questo scempio è stato votato e voluto da tutti i partiti, tutti nessuno escluso compreso purtroppo qualcuno dei nostri, e noi siamo gli unici che hanno il coraggio di dirlo. Quindi oggi più che mai servono in politica persone coerenti e chiare, persone che fanno quello che hanno promesso e non hanno paura di dire la verità, senza farsi "abbagliare" da Tfm o da incarichi. Tutti gli altri, cari cittadini, alla prima occasione vanno mandati a casa».