Coronavirus, 82 nuovi positivi in Puglia

Altri due casi nella Bat. Più di 400 i pazienti guariti

sabato 18 aprile 2020 16.55
Sono saliti a 3409 i casi complessivi di positività al Covid-19 in Puglia. Lo ha comunicato, nel pomeriggio di sabato 18 aprile, il presidente della regione Michele Emiliano, sulla base delle informazioni ricevute dal direttore del dipartimento promozione della salute Vito Montanaro. I dati sono aggiornati alle ore 16:30.

Dei 2145 test effettuati sul territorio regionale nelle ultime 24 ore sono stati solamente 82 i positivi. I nuovi casi registrati sono suddivisi tra provincia di Foggia (15), Area Metropolitana di Bari (25), leccese (9), provincia di Taranto (4), brindisino (19) e Bat (2).

Il totale di casi positivi nelle singole province: 1075 nell'Area Metropolitana di Bari, 822 nel foggiano 443 nel leccese, 458 nel brindisino, 239 in provincia di Taranto, 335 nella Bat. 26 casi relativi a residenti fuori regione e 11 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 40423 test. 401 pazienti sono risultati guariti.

Tutti i test positivi saranno inviati all'Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I dipartimenti di prevenzione delle Asl competenti hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Sette decessi in Puglia

Sono stati registrati nelle ultime 24 ore 7 decessi: 2 in provincia di Lecce, uno nel brindisino, nella Bat, nel barese, nel foggiano e nel tarantino. Il dato totale è salito a 313.

IL QUADRO DEI CASI IN PROVINCIA

Sono perciò 335, nella Bat - secondo i nuovi calcoli che tengono conto delle province di residenza e non dei luoghi in cui sono in degenza -, le persone contagiate complessivamente, quattro delle quali purtroppo decedute. I pazienti della provincia risultati positivi e ospedalizzati sono ricoverati al "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, oltre ad alcuni casi extraterritoriali. Diventa sempre più difficile, in assenza di dati certi e ufficiali più dettagliati - che non sono forniti dalle autorità sanitarie -, mappare le località di origine delle persone contagiate.