Coronavirus, Amendolagine e Di Bari: «Dove sono i tamponi a tappeto per Rsa e Opera Don Uva?»

I due esponenti del Movimento 5 Stelle: «Siamo in attesa di risposte operative e non dei soliti annunci»

lunedì 4 maggio 2020
I due esponenti del Movimento 5 Stelle Enzo Amendolagine, consigliere di opposizione nel consiglio comunale di Bisceglie, e Grazia Di Bari, portavoce alla Regione Puglia, hanno rivolto alcune domande al sindaco Angelantonio Angarano e al governatore Michele Emiliano sul tema dei tamponi in città. «Il primo cittadino aveva annunciato l'istituzione di un laboratorio di analisi che avrebbe permesso di ottenere l'esito dei tamponi nella Bat con maggiore frequenza e tempestività. Che fine ha fatto questo laboratorio?» hanno esordito.

«Oltre a questo annuncio da catalogare nella categoria dei "fatti" sostanziali che elencava nelle azioni risolutive messe in campo durante la fase 1 dell'emergenza, finalmente abbiamo appreso a mezzo stampa - dopo diverse sollecitazioni delle forze di opposizione e il riscontro della positività al Covid-19 di 37 pazienti e 9 operatori sanitari all'Universo Salute Opera Don Uva - che si sarebbe intervenuti nella struttura socio-sanitaria presto e con tamponi a tappeto per monitorare e ridurre il rischio di contagio».

«Ci duole constatare che a tutt'oggi gli annunci sono rimasti lettera morta, le notizie sulla diffusione del virus a Bisceglie vengono date con il contagocce e la preoccupazione dei cittadini per la situazione sanitaria cresce. Rivolgiamo nuovamente, agli albori della fase 2 in partenza da lunedì 4 maggio, alcune domande al sindaco Angarano e al presidente della Regione Emiliano: «Nella nostra città siamo in attesa di risposte operative e di "fatti", piuttosto che dei soliti annunci. Quei fatti che sono mancati nella fase 1 che è stata gestita senza rispettare i modelli operativi previsti per legge nella gestione delle emergenze: vedasi la vicenda del Centro operativo comunale che avrebbe dovuto rappresentare il perno della gestione delle emergenza, come avvenuto in altri comuni, e che sembra aver funzionato solo nella sua componente volontaristica e solidale. Risposte parziali, contraddittorie e poco determinate generano sfiducia da parte dei cittadini verso le Istituzioni. Ci auguriamo che si cambi passo su tamponi, gestione fase 2 e superamento dell'emergenza. Errare è umano, ma perseverare nell'incertezza e nei tentennamenti è diabolicamente doloso» hanno concluso Di Bari e Amendolagine.