Coronavirus, brusca salita di casi positivi nelle ultime due settimane

L'analisi dei dati: crescita inesorabile dal 5 aprile in poi

giovedì 16 aprile 2020 19.14
Un mese fa, martedì 17 marzo, il primo caso: un medico in servizio nel reparto pediatria dell'ospedale "Bonomo" di Andria. Il contatto tra Bisceglie e il Coronavirus, però, era già stato "stabilito" il 22 febbraio, quando un giovane si recò al "Vittorio Emanuele II" con sintomi sovrapponibili ma in seguito ne fu accertata la negatività al tampone.

Il medico, intanto, è guarito e tornato a casa, come altri 17 pazienti - di tutta la provincia e non solo - transitati dal nosocomio biscegliese.

Trenta giorni dopo quell'annuncio, i dati sono saliti inesorabilmente con un'accelerazione relativa ai cittadini di Bisceglie piuttosto marcata nelle ultime due settimane. Quello del medico è rimasto l'unico caso biscegliese fino al 22 marzo, quando è emersa la positività di un paziente dell'ortofrenico dell'Opera Don Uva; quindi, il giorno successivo, quella di un altro degente della stessa struttura.

Giovedì 26 marzo la scoperta della positività di un dipendente dell'ufficio Bisceglie centro di Poste Italiane al termine di una mattinata frenetica. Quindi, una salita brusca, pur se contenuta: 14 casi accertati al 2 aprile, 22 al 5 aprile, non più tardi di undici giorni fa.

Gli altri 33 contagi riscontrati nell'ex ortofrenico dei complessi aziendali di Universo Salute e annunciati venerdì 11 aprile hanno portato il totale a 56, salito ancora a 58 il 13 aprile e a 60 mercoledì 15 aprile.

Non è escluso che, entro la serata, siano confermati ulteriori casi (voci sempre più insistenti riguardano sette tamponi che potrebbero aver avuto esito positivo). La tendenza al rialzo delle ultime due settimane non conforta ma gli effetti delle restrizioni e del distanziamento sociale dovrebbero essere più visibili già a partire dai prossimi giorni, tenuto conto di un aspetto non secondario: la stragrande maggioranza dei casi finora emersi ha attinenza con ambienti sanitari.