Coronavirus e fase 2, gli psicologi: «Molti italiani pensano di avere bisogno di supporto»

L'ordine della Regione Puglia: «Le strategie di prevenzione devono essere subito attuate per evitare aggravamenti»

giovedì 7 maggio 2020
Secondo l'ultima indagine effettuata dell'istituto Piepoli, 8 italiani su 10 ritengono necessario il ricorso allo psicologo per gestire la fase di emergenza e che il sistema pubblico assicuri assistenza. A far cambiare radicalmente pensiero e atteggiamento non vi è solo la paura del contagio, per sé e per i propri cari, ma soprattutto le tantissime restrizioni alle quali siamo tuttora sottoposti.

«La vita degli italiani è stata completamente stravolta dalla pandemia e dalle misure adottate per limitarne il contagio e tutto ciò sta avendo delle serie e preoccupanti conseguenze che non possiamo continuare ad ignorare. L'essere umano è abituato a proiettarsi nel futuro, a fare scelte e a prendere decisioni in vista del domani. Venendo meno questa certezza, ci sentiamo improvvisamente bloccati e persi» ha dichiarato il presidente degli psicologi della Regione Puglia Vincenzo Gesualdo.

«L'intero ordine condivide le dichiarazioni del presidente nazionale David Lazzari, il quale chiede di attivare misure collettive mirate di prevenzione e promozione, di dare alle fasce più a rischio ed economicamente fragili dei bonus per ricorrere agli interventi psicologici presso i liberi professionisti». «L'innalzamento della percentuale degli italiani che pensa di aver bisogno di un supporto psicologico per affrontare l'emergenza e ritornare alla normalità è un chiaro segnale di aiuto che non può rimanere inascoltato. Le strategie di prevenzione psicologica devono essere attuate in tempi brevissimi al fine di evitare aggravamenti» ha aggiunto.

«Oltre 4mila i professionisti psicologi che dall'inizio del Coronavirus hanno offerto la loro completa disponibilità per offrire gratuitamente il loro sostegno ed aiuto a tutti i cittadini, un chiaro segno di presenza e di contributo dell'intera categoria. Abbiamo fin da subito attivato una task force con proprie risorse che coinvolge le associazioni Sipem, Emdr e i professionisti iscritti all'albo per intervenire in merito a richieste di aiuto relative a condizioni psicologiche di ansia, angoscia, paura del contagio e fragilità emotive. Stiamo inoltre supportando tutte le iniziative pubbliche e del volontariato per costruire una rete integrata di servizi a beneficio di tutte le fasce della popolazione. Al fine di aiutare il personale medico-sanitario è stato costituito un servizio di supporto, al numero verde 800010240, effettuato da psicologi esperti» ha concluso Gesualdo.