Coronavirus, Emiliano: «2000 moduli di autosegnalazione già compilati»

«I pugliesi stanno mostrando grande senso di responsabilità»

domenica 8 marzo 2020 22.40
Sono oltre duemila le persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione previsto dall'ordinanza del presidente della regione Michele Emiliano che prevede la quarantena domiciliare obbligatoria per coloro i quali sono rientrati in Puglia dalle zone rosse del centro-nord. Il dato, aggiornato alle ore 21 di domenica 8 marzo, è stato comunicato dallo stesso governatore e confermato nel corso di un collegamento televisivo.

Negli obblighi per chi rientra in Puglia da Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, per soggiornare nel proprio domicilio, abitazione o residenza (con decorrenza dalla data di sabato 7 marzo) c'è quello di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta o all'operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente.

Link al modulo online di autosegnalazione

Chi rientra dalle zone dovrà osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni e il divieto di spostamenti e viaggi, oltre che rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi, deve avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l'operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione.

«La risposta di oltre 2000 persone all'ordinanza è un fatto positivo» ha commentato Michele Emiliano. «I pugliesi stanno dimostrando grande senso di responsabilità. Un pensiero riconoscente va anche alle migliaia di nostri corregionali che hanno deciso di rimanere al nord per senso di responsabilità nei confronti dei loro cari e della loro terra. Sono tantissimi e dalla Puglia a loro va il nostro grazie».