Coronavirus, l'Arcivescovo proroga al 3 maggio le disposizioni vigenti
Celebrazioni a porte chiuse con la possibilità di continuare le trasmissioni in streaming
mercoledì 22 aprile 2020
Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha prorogato le limitazioni già in vigore, riguardo l'esercizio pubblico delle attività di culto, al prossimo 3 maggio.
«I presbiteri celebrino a porte chiuse, potendosi avvalere dei social network per raggiungere i propri fedeli, oltre che con le celebrazioni eucaristiche, anche mediante catechesi o altri momenti di preghiera; ci si attenga scrupolosamente, nel rispetto della sicurezza interpersonale, alle indicazioni della nota della Cei del 25 marzo scorso: "Per un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all'altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione"» ha spiegato.
«Le espressioni della pietà popolare e le processioni restano sospese. Le celebrazioni dei battesimi, delle prime confessioni, delle prime comunioni, delle cresime e delle esequie sono anch'esse sospese, in attesa delle disposizioni che la Conferenza episcopale italiana, in accordo con le autorità governative, diffonderà prossimamente.
I matrimoni, di per sé non sono vietati: potranno svolgersi alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni; ma se posticipati, come accade quasi per tutti, si invitano i parroci a tener conto dell'informativa dell'ufficio di cancelleria emessa l'8 aprile scorso, considerando che, a proposito delle pubblicazioni civili, il termine di sospensione degli atti amministrativi è stato ulteriormente prorogato al 15 maggio 2020».
«I presbiteri celebrino a porte chiuse, potendosi avvalere dei social network per raggiungere i propri fedeli, oltre che con le celebrazioni eucaristiche, anche mediante catechesi o altri momenti di preghiera; ci si attenga scrupolosamente, nel rispetto della sicurezza interpersonale, alle indicazioni della nota della Cei del 25 marzo scorso: "Per un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all'altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione"» ha spiegato.
«Le espressioni della pietà popolare e le processioni restano sospese. Le celebrazioni dei battesimi, delle prime confessioni, delle prime comunioni, delle cresime e delle esequie sono anch'esse sospese, in attesa delle disposizioni che la Conferenza episcopale italiana, in accordo con le autorità governative, diffonderà prossimamente.
I matrimoni, di per sé non sono vietati: potranno svolgersi alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni; ma se posticipati, come accade quasi per tutti, si invitano i parroci a tener conto dell'informativa dell'ufficio di cancelleria emessa l'8 aprile scorso, considerando che, a proposito delle pubblicazioni civili, il termine di sospensione degli atti amministrativi è stato ulteriormente prorogato al 15 maggio 2020».