Coronavirus, l'associazione "Giovanni Paolo II" raccoglie fondi per test anticorpali
Donazione promossa dal professor Natalino Monopoli col coinvolgimento di diversi insegnati di vari istituti scolastici del territorio
mercoledì 22 aprile 2020
13.08
Cinque scatole di test anticorpali per i presidi ospedalieri. Una prima tranche è stata già ordinata grazie al ricavato della raccolta fondi promossa da un gruppo di docenti coinvolti nel concorso "Giovanni Paolo II", promosso nel novero delle iniziative comprese nell'organizzazione del Riconoscimento "Giovanni Paolo II".
L'importo, superiore ai 1800 euro, ha perciò consentito di acquistare i test che saranno destinati la prossima settimana dalla casa farmaceutica direttamente all'ospedale civile "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie.
Questi primi passi e doni sono stati compiuti grazie alla adesione di insegnanti degli istituti "Dell'Aquila-Staffa", "Giovanni XXIII", "Garibald- Leone" e "Giaquinto". L'organizzazione non esclude che altre scuole possano aggiungersi nei prossimi giorni.
«Ringraziamo tutti i colleghi coinvolti che hanno preso a cuore l'iniziativa» ha commentato il professor Natalino Monopoli, fondatore dell'associazione "Giovanni Paolo II". «Un ringraziamento è doveroso anche alle autorità civili e religiose che hanno accolto con favore questa iniziativa, maturata in seno al progetto della nona edizione del Riconoscimento che ha per tema il rispetto dei diritti umani. Il primo di questi diritti è proprio quello della salute e alla vita» ha aggiunto il tenace insegnante biscegliese.
«Un ringraziamento speciale al dottor Tommaso Fontana per aver aiutato a dare corso alla finalità materiale della raccolta e al padre spirituale don Giuseppe Abbascià, che ha unito il suo sostegno, la sua benedizione e preghiera perché possano portare un aiuto necessario alla prevenzione e contenimento della epidemia».
La raccolta è ancora attiva. Le donazioni possono essere effettuate all'Iban It83u0103041361000003106448, intestato a Associazione "Giovanni Paolo II", indicando come causale donazione acquisto materiale Covid-19. L'associazione assicurerà la massima trasparenza rispetto ai contributi, agli acquisti e alla consegna del materiale.
Il comitato promotore del Centenario dalla nascita di Papa Wojtyla sta realizzando una piccola quantità di mascherine in stoffa per donarle a chi ne ha bisogno.
L'importo, superiore ai 1800 euro, ha perciò consentito di acquistare i test che saranno destinati la prossima settimana dalla casa farmaceutica direttamente all'ospedale civile "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie.
Questi primi passi e doni sono stati compiuti grazie alla adesione di insegnanti degli istituti "Dell'Aquila-Staffa", "Giovanni XXIII", "Garibald- Leone" e "Giaquinto". L'organizzazione non esclude che altre scuole possano aggiungersi nei prossimi giorni.
«Ringraziamo tutti i colleghi coinvolti che hanno preso a cuore l'iniziativa» ha commentato il professor Natalino Monopoli, fondatore dell'associazione "Giovanni Paolo II". «Un ringraziamento è doveroso anche alle autorità civili e religiose che hanno accolto con favore questa iniziativa, maturata in seno al progetto della nona edizione del Riconoscimento che ha per tema il rispetto dei diritti umani. Il primo di questi diritti è proprio quello della salute e alla vita» ha aggiunto il tenace insegnante biscegliese.
«Un ringraziamento speciale al dottor Tommaso Fontana per aver aiutato a dare corso alla finalità materiale della raccolta e al padre spirituale don Giuseppe Abbascià, che ha unito il suo sostegno, la sua benedizione e preghiera perché possano portare un aiuto necessario alla prevenzione e contenimento della epidemia».
La raccolta è ancora attiva. Le donazioni possono essere effettuate all'Iban It83u0103041361000003106448, intestato a Associazione "Giovanni Paolo II", indicando come causale donazione acquisto materiale Covid-19. L'associazione assicurerà la massima trasparenza rispetto ai contributi, agli acquisti e alla consegna del materiale.
Il comitato promotore del Centenario dalla nascita di Papa Wojtyla sta realizzando una piccola quantità di mascherine in stoffa per donarle a chi ne ha bisogno.