Coronavirus, la Fials: «Servono altri rinforzi in ospedale»

«I 5 infermieri e 14 operatori sociosanitari arrivati sono ancora pochi»

venerdì 27 marzo 2020 14.08
A cura di Vito Troilo
Un'urgente necessità di rinforzi all'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, collocato da Agenas (agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) tra i nove migliori in Puglia ma soprattutto in prima linea nella battaglia al Coronavirus a seguito della rifunzionalizzazione, con la previsione di 100 posti letto dedicati all'assistenza ai pazienti affetti da Covid-19. La richiesta caldeggiata da Fials Bat è chiara.

«L'Asl Bt, per far fronte all'emergenza, ha predisposto un piano straordinario di assunzioni, e attraverso varie delibere ha avviato procedure concorsuali per medici assumendo tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, operatori socio sanitari, e circa 70 infermieri di cui 27 destinati al servizio 118, 24 in supporto alle tende pre-triage dei presidi ospedalieri e del carcere di Trani» hanno spiegato i componenti della segreteria provinciale Fials Angelo Somma e Sergio Di Liddo.

«Sono previsti ulteriori aumento di organico nelle altre strutture che ne hanno fatto richiesta: insomma, è una fase molto intensa per l'intera l'area del personale della Asl Bt» hanno aggiunto, rimarcando il grande lavoro di tutti gli operatori e del direttore medico dell'ospedale dottor Andrea Sinigaglia.

«Considerato l'alto numero di ricoveri per Covid nel presidio ospedaliero di Bisceglie e di infermieri in quarantena in quasi tutta l'Asl Bt, la Fials invita la Direzione strategica a procedere con massima urgenza ad assumere altro personale (infermieri, operatori socio sanitari e ausiliari socio sanitari) e suggerisce, nel contempo di prendere urgentemente in considerazione un premio sotto forma di indennità a tutto il personale impegnato nel fronteggiare l'emergenza Coronavirus utilizzando le risorse aggiuntive messe a disposizione dal governo nazionale» hanno affermato.

«A Bisceglie, in questi giorni, si sono aggiunti solo 5 infermieri e 14 operatori socio sanitari. È ancora poco: servono altre forze. Spesso capita che un operatore sanitario resti bardato senza bere né mangiare e neppure riuscire ad andare in bagno per tutto il turno di servizio. Urgono rinforzi» hanno concluso Somma e Di Liddo. Secondo i meglio informati, sarebbe necessaria l'assunzione di almeno altri dieci infermieri.