Coronavirus, la Fp Cgil: «Servono precauzioni negli uffici e istituzioni pubbliche»
L'appello alla direzione generale della Asl Bt
martedì 17 marzo 2020
La Funzione pubblica Cgil Bat ha sollecitato le istituzioni ad adottare tutti i provvedimenti necessari a ridurre la diffusione del Covid-19, come indicati dai decreti della presidenza del consiglio dei ministri, attraverso una lettera inviata a tutte le pubbliche amministrazioni. L'intento è mantenere alta la guardia e rispettare le disposizioni restrittive ma necessarie affinché si possa prevenire, a partire dagli uffici e istituzioni pubbliche, la diffusione del contagio tra lavoratori e lavoratrici del pubblico impiego e i cittadini.
«A tal proposito il nostro appello-esposto è partito da tempo nei confronti della direzione generale della Asl Bat e ai responsabili delle strutture sanitarie e socio sanitarie accreditate, nonché ai committenti d'ambito territoriale, sia per i propri operatori dei servizi sociali che del settore socio-sanitario deputati ai servizi di cura domiciliare e di assistenza sanitaria integrata non ancora sospesi (SAD-ADI, ecc.) affinché sia garantita la necessaria fornitura di adeguati e conformi dispositivi individuali di protezione (mascherine ffp2-ffp3 e chirurgiche, occhiali, ecc.) necessari ed indispensabili a contenere la diffusione del contagio e che stiamo registrando essere un problema nazionale che sta mettendo a rischio la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori della sanità impegnati a contrastare con senso di abnegazione e dovere questa emergenza sanitaria epidemiologica, compreso il personale del Seu del 118. Stessa cosa per il settore igiene ambientale: è necessaria l'adozione di nuovi modelli organizzativi finalizzati ad evitare la diffusione del contagio e l'aggiornamento dei Dvr (Documenti di valutazione dei rischi) in tutte le realtà coinvolte come previsto dal T.u. numero 81 del 2008 a garanzia della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro» hanno spiegato Rosa Matera e Emanuele Papeo della segreteria provinciale.
«In tutti gli uffici pubblici del nostro territorio, a partire da comuni, provincia, aziende sanitarie, settore igiene ambientale, servizi sociali, ministeri... abbiamo e stiamo sollecitando 'misure precauzionali da assumere all'interno degli uffici' per l'attivazione del 'lavoro agile, del telelavoro o dello smart working' come ordinaria modalità di lavoro in linea con le direttive ministeriali e garantire a tutti gli uffici l'adozione degli opportuni adempimenti previsti rispetto alla sanificazione degli ambienti di vita e lavoro all'interno degli uffici e servizi pubblici. Restiamo speranzosi affinché questa pandemia possa essere superata col contributo di tutti, a partire dai servizi pubblici e da tutti i lavoratori e le lavoratrici che sono in prima linea. Restiamo attivati e disponibili, al fine di attivare tutti gli strumenti necessari che sono a disposizione degli enti pubblici, privati e del terzo settore per confronto ed esame congiunto con i sindacati confederali del nostro territorio e regionali per garantire gli opportuni ammortizzatori sociali previsti (cassa integrazione, fondo integrazione salariale…) a sostegno del reddito per i lavoratori appartenenti a tutti quei servizi sospesi o ridotti, tra cui assistenza educativa specialistica scolastica, assistenza domiciliare psichiatrica, servizio cure domiciliari e di assistenza integrata, lavoratori dei centri diurni e polivalenti... a tutela della salute pubblica dei cittadini che passi per la sicurezza e protezione dei lavoratori dei servizi pubblici che in questo momento sono in prima linea» hanno aggiunto.
«Ci uniamo alle richieste fatte dalle segretarie nazionali del pubblico impiego al presidente Conte che hanno sollecitato con forza: un immediato e dettagliato riscontro in merito al programma di forniture di Dpi in essere, che dia conto non solo delle quantità e dei tempi di consegna, ma anche della rispondenza delle stesse ai requisiti tecnici necessari e l'immediata attivazione, anche in vista dell'emanazione dei prossimi decreti, di un tavolo di crisi specifico col ministero della salute che consenta il monitoraggio e la segnalazione delle situazioni più critiche presenti sul territorio nazionale, dando così la possibilità alle scriventi di dare un contributo fattivo» ha concluso la segreteria della Fp Cgil Bat.
«A tal proposito il nostro appello-esposto è partito da tempo nei confronti della direzione generale della Asl Bat e ai responsabili delle strutture sanitarie e socio sanitarie accreditate, nonché ai committenti d'ambito territoriale, sia per i propri operatori dei servizi sociali che del settore socio-sanitario deputati ai servizi di cura domiciliare e di assistenza sanitaria integrata non ancora sospesi (SAD-ADI, ecc.) affinché sia garantita la necessaria fornitura di adeguati e conformi dispositivi individuali di protezione (mascherine ffp2-ffp3 e chirurgiche, occhiali, ecc.) necessari ed indispensabili a contenere la diffusione del contagio e che stiamo registrando essere un problema nazionale che sta mettendo a rischio la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori della sanità impegnati a contrastare con senso di abnegazione e dovere questa emergenza sanitaria epidemiologica, compreso il personale del Seu del 118. Stessa cosa per il settore igiene ambientale: è necessaria l'adozione di nuovi modelli organizzativi finalizzati ad evitare la diffusione del contagio e l'aggiornamento dei Dvr (Documenti di valutazione dei rischi) in tutte le realtà coinvolte come previsto dal T.u. numero 81 del 2008 a garanzia della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro» hanno spiegato Rosa Matera e Emanuele Papeo della segreteria provinciale.
«In tutti gli uffici pubblici del nostro territorio, a partire da comuni, provincia, aziende sanitarie, settore igiene ambientale, servizi sociali, ministeri... abbiamo e stiamo sollecitando 'misure precauzionali da assumere all'interno degli uffici' per l'attivazione del 'lavoro agile, del telelavoro o dello smart working' come ordinaria modalità di lavoro in linea con le direttive ministeriali e garantire a tutti gli uffici l'adozione degli opportuni adempimenti previsti rispetto alla sanificazione degli ambienti di vita e lavoro all'interno degli uffici e servizi pubblici. Restiamo speranzosi affinché questa pandemia possa essere superata col contributo di tutti, a partire dai servizi pubblici e da tutti i lavoratori e le lavoratrici che sono in prima linea. Restiamo attivati e disponibili, al fine di attivare tutti gli strumenti necessari che sono a disposizione degli enti pubblici, privati e del terzo settore per confronto ed esame congiunto con i sindacati confederali del nostro territorio e regionali per garantire gli opportuni ammortizzatori sociali previsti (cassa integrazione, fondo integrazione salariale…) a sostegno del reddito per i lavoratori appartenenti a tutti quei servizi sospesi o ridotti, tra cui assistenza educativa specialistica scolastica, assistenza domiciliare psichiatrica, servizio cure domiciliari e di assistenza integrata, lavoratori dei centri diurni e polivalenti... a tutela della salute pubblica dei cittadini che passi per la sicurezza e protezione dei lavoratori dei servizi pubblici che in questo momento sono in prima linea» hanno aggiunto.
«Ci uniamo alle richieste fatte dalle segretarie nazionali del pubblico impiego al presidente Conte che hanno sollecitato con forza: un immediato e dettagliato riscontro in merito al programma di forniture di Dpi in essere, che dia conto non solo delle quantità e dei tempi di consegna, ma anche della rispondenza delle stesse ai requisiti tecnici necessari e l'immediata attivazione, anche in vista dell'emanazione dei prossimi decreti, di un tavolo di crisi specifico col ministero della salute che consenta il monitoraggio e la segnalazione delle situazioni più critiche presenti sul territorio nazionale, dando così la possibilità alle scriventi di dare un contributo fattivo» ha concluso la segreteria della Fp Cgil Bat.