Coronavirus, la giunta propone lo slittamento della prima rata Tari
Chiesto anche un differimento dei termini di pagamento dei solleciti a 90 giorni. Scontato l'ok del consiglio
martedì 17 marzo 2020
19.36
Misure di buon senso. In fondo, è ciò che si chiede alla politica, ai diversi livelli, in questa fase emergenziale.
La giunta di Bisceglie ha stabilito, nel corso della riunione che si è svolta martedì 17 marzo, di proporre al consiglio comunale di prorogare il termine di versamento della prima rata Tari 2020 dal 31 maggio (scadenza prevista) al prossimo 31 luglio. L'esecutivo ha anche espresso l'indirizzo di differimento dei termini di pagamento degli atti di sollecito Tari per le annualità 2016-2017-2018, inclusi quelli non ancora notificati, da 30 a 90 giorni dal ricevimento del provvedimento attraverso raccomandata.
I contenuti della delibera 67 saranno perciò resi effettivi solo da una deliberazione della massima assise cittadina, che dovrebbe riunirsi entro pochi giorni con l'inserimento di un pacchetto di ulteriori interventi per fronteggiare la situazione.
Sembra scontato l'ok dell'assemblea su un dispositivo destinato a trovare condivisione anche tra i componenti delle minoranze. Una volta votata in consiglio, la misura sarà effettiva.
La giunta di Bisceglie ha stabilito, nel corso della riunione che si è svolta martedì 17 marzo, di proporre al consiglio comunale di prorogare il termine di versamento della prima rata Tari 2020 dal 31 maggio (scadenza prevista) al prossimo 31 luglio. L'esecutivo ha anche espresso l'indirizzo di differimento dei termini di pagamento degli atti di sollecito Tari per le annualità 2016-2017-2018, inclusi quelli non ancora notificati, da 30 a 90 giorni dal ricevimento del provvedimento attraverso raccomandata.
I contenuti della delibera 67 saranno perciò resi effettivi solo da una deliberazione della massima assise cittadina, che dovrebbe riunirsi entro pochi giorni con l'inserimento di un pacchetto di ulteriori interventi per fronteggiare la situazione.
Sembra scontato l'ok dell'assemblea su un dispositivo destinato a trovare condivisione anche tra i componenti delle minoranze. Una volta votata in consiglio, la misura sarà effettiva.