Coronavirus, le pasticcerie storiche: «Sospendiamo le nostre attività ma pensiamo al futuro»

«La prudenza non è mai troppa»

mercoledì 18 marzo 2020 10.51
Tra le diverse attività costrette allo stop in questo periodo a causa dell'emergenza Coronavirus, le pasticcerie costituiscono forse uno degli esempi più evidenti e dibattuti di quanto le norme possano apparire, alle volte contraddittorie.

L'associazione pasticcerie storiche "Il sospiro di Bisceglie" ha cercato di fare chiarezza attraverso una nota: «Ci eravamo già consultati, prima dell'uscita del decreto del presidente del consiglio, per concordare le decisioni da prendere, a prescindere dai protocolli. Rivolgiamo un invito alla chiusura - parziale o totale - di tutte quelle attività commerciali non di primaria necessità, per limitare le probabilità di assembramento. Cerchiamo di essere più intelligenti del virus».

Condanna netta è stata espressa nei confronti di quelle che sono state definite «opere di becera speculazione portate avanti da chi pensa al denaro e non al futuro. Purtroppo bar, pasticceri e ristoratori sono fra i più colpiti. Confidiamo che la produzione non sia implementata, che il personale in servizio sia turnato, affinché si lavori solo il necessario senza esporre a rischio i dipendenti».

Tra le proposte lanciate, la diffusione pubblica dei numeri di telefono per il servizio domicilio da parte di quelle attività non menzionate nel decreto e non di necessaria utilità immediata. «Ci affidiamo all'egregio lavoro dell'amministrazione comunale, della Polizia Locale e delle forze dell'ordine che sapranno sanzionare duramente chi sta commettendo un attentato al bene della collettività. La prudenza non è mai troppa» hanno aggiunto i componenti dell'associzione.

«Dal canto nostro, con rabbia e amarezza, soprattutto in vista di ricorrenze speciali come la festa del papà, sospenderemo le attività ma andremo avanti con azioni benefiche e costruttive che tenderanno a produrre risultati di crescita per il nostro Paese. Pensiamo al futuro e saremo al fianco di chi sta combattendo con tutte le sue forze questo periodo: dai medici alla forza pubblica» hanno aggiunto.

«Abbiamo bisogno del sostegno morale dei cittadini. La tristezza di buttare all'aria, in pochissimi giorni, anni di lavoro per implementare un sistema turistico in crescita ci fa star male, ma sappiamo che passerà, e sarà allora che dobbiamo rimboccarci le maniche tutti quanti e, a petto in fuori, ripartire con lo stesso orgoglio nazionale che ci unisce» hanno concluso.