Coronavirus, Progetto Arca: «Un cambiamento non di poco conto. L'economia deve reagire»
Diversi esperti del settore sono intervenuti nella trasmissione sul nuovo canale Arca Tv, esprimendo suggerimenti e punti di vista
domenica 5 aprile 2020
17.23
Non poteva essere "inaugurato" meglio di così il nuovo canale Arca Tv, dedicato ad approfondimenti economici e giuridici con gli esperti del settore, nonché anche soci dell'associazione biscegliese. Nel pomeriggio di sabato 4 aprile è andata in onda la prima puntata, coi temi naturalmente incentrati sull'emergenza Coronavirus e sui problemi economici e legali che ha creato.
Il presidente Leonardo Cocola ha rimarcato a inizio trasmissione la creazione della nuova web tv di Progetto Arca, che «discuterà e esprimerà i suoi punti di vista e suggerimenti con fatti e prove oggettive». «Un contenitore culturale totalmente indipendente da ogni forza politica» ha aggiunto.
Nella discussione, nella quale ciascun relatore è intervenuto in videochiamata dalla propria abitazione per rispettare le misure restrittive della presidenza del consiglio dei ministri, sono intervenuti il commercialista e tesoriere dell'associazione Gaetano Simone, l'avvocato Tiziana Brunetti e il responsabile della Protezione civile della provincia Barletta-Andria-Trani Gianni de Trizio.
Il primo a intervenire è stato Gaetano Simone, anche esperto di economia, che ha espresso il suo parere sulle manovre del governo, per evitare la diffusione del contagio da Covid-19 e contenere la crisi economia della nazione: «Scarsa comunicazione da parte del governo, che si è ripercossa sui vari avvenimenti, tra cui la domanda all'Inps, in cui c'è stata una valanga di richieste già il primo giorno, che hanno fatto addirittura bloccare il sito. Solo dopo, si è scoperto che non c'era bisogno della reattività per la domanda e che la scadenza è fino al 30 aprile».
«Diverse categorie non prenderanno il 60% del credito d'imposta: alcuni esempi possono essere le estetiste ma anche le associazioni non sono incluse in questo. Si doveva ampliare ancora di più il range di persone. Poi c'è il grande punto di domanda della cassa di integrazione, in cui nessuno al momento ha preso un centesimo» ha aggiunto. «Dopo questo periodo di pandemia, non torneremo mai più come prima. Si è sperimentato già lo smart working e molta gente viaggerà di meno, quando finirà questa difficile situazione. Tutto questo si ripercuoterà sul PIL» ha concluso il commercialista Simone.
Subito dopo ha preso la parola Gianni De Trizio: «La Protezione civile sta mettendo tutte le risorse possibili e immaginabili per dare il proprio contributo nella lotta contro il Covid-19. Siamo tutti potenzialmente esposti al contagio. Uno dei problemi principali è che la gente continua ad andare in giro, anziché restare a casa».
Sulla città di Bisceglie: «Ha una forte esposizione con l'Universo Salute Opera Don Uva e l'ospedale "Vittorio Emanuele II" che è stata dichiarato Covid hospital». «Questa è un'emergenza nell'emergenza. Da quella sanitaria a quella economia. Tra un po' potremmo ritrovarci in una situazione psicologica difficile, tant'è che molti comuni hanno aperto uno sportello di assistenza. Non è facile quello che stiamo vivendo» ha sottolineato De Trizio.
Ultima ma non per ordine di importanza, è toccato a Tiziana Brunetti, legale di Progetto Arca: «Questo Coronavirus ha portato a un'evoluzione nella nostra nazione, con tante nuove attività sperimentate (come lo smart working). La prima vittima è stata proprio il presidente del consiglio. Sono stati emanati dei Dpcm, che sono andati a intervenire sulla libertà personale della gente, andando contro la prima fonte primaria del diritto. A mio modo di vedere questo decreto è incostituzionale, andando in contraddizione con l'articolo 16. Andavano tramutati in legge in un altro modo, con provvedimenti ad hoc» ha rimarcato.
A concludere il presidente Leonardo Cocola ha dichiarato: «Progetto Arca, in un periodo di emergenza sanitaria, si è voluta mettere a completa disposizione della Caritas Bisceglie, per aiutare la distribuzione dei beni alimentari per le persone in difficoltà, e offre anche la sua disponibilità alla Protezione civile. Naturalmente tutte le iniziative culturali e di solidarietà riprenderanno, quando il pericolo sarà svanito».
Tutti hanno poi condiviso un applauso e un grandissimo ringraziamento a tutto il personale sanitario, impegnato in prima linea, e alle Forze dell'Ordine. Sabato 11 aprile è prevista una nuova puntata con altri ospiti illustri.
Il presidente Leonardo Cocola ha rimarcato a inizio trasmissione la creazione della nuova web tv di Progetto Arca, che «discuterà e esprimerà i suoi punti di vista e suggerimenti con fatti e prove oggettive». «Un contenitore culturale totalmente indipendente da ogni forza politica» ha aggiunto.
Nella discussione, nella quale ciascun relatore è intervenuto in videochiamata dalla propria abitazione per rispettare le misure restrittive della presidenza del consiglio dei ministri, sono intervenuti il commercialista e tesoriere dell'associazione Gaetano Simone, l'avvocato Tiziana Brunetti e il responsabile della Protezione civile della provincia Barletta-Andria-Trani Gianni de Trizio.
Il primo a intervenire è stato Gaetano Simone, anche esperto di economia, che ha espresso il suo parere sulle manovre del governo, per evitare la diffusione del contagio da Covid-19 e contenere la crisi economia della nazione: «Scarsa comunicazione da parte del governo, che si è ripercossa sui vari avvenimenti, tra cui la domanda all'Inps, in cui c'è stata una valanga di richieste già il primo giorno, che hanno fatto addirittura bloccare il sito. Solo dopo, si è scoperto che non c'era bisogno della reattività per la domanda e che la scadenza è fino al 30 aprile».
«Diverse categorie non prenderanno il 60% del credito d'imposta: alcuni esempi possono essere le estetiste ma anche le associazioni non sono incluse in questo. Si doveva ampliare ancora di più il range di persone. Poi c'è il grande punto di domanda della cassa di integrazione, in cui nessuno al momento ha preso un centesimo» ha aggiunto. «Dopo questo periodo di pandemia, non torneremo mai più come prima. Si è sperimentato già lo smart working e molta gente viaggerà di meno, quando finirà questa difficile situazione. Tutto questo si ripercuoterà sul PIL» ha concluso il commercialista Simone.
Subito dopo ha preso la parola Gianni De Trizio: «La Protezione civile sta mettendo tutte le risorse possibili e immaginabili per dare il proprio contributo nella lotta contro il Covid-19. Siamo tutti potenzialmente esposti al contagio. Uno dei problemi principali è che la gente continua ad andare in giro, anziché restare a casa».
Sulla città di Bisceglie: «Ha una forte esposizione con l'Universo Salute Opera Don Uva e l'ospedale "Vittorio Emanuele II" che è stata dichiarato Covid hospital». «Questa è un'emergenza nell'emergenza. Da quella sanitaria a quella economia. Tra un po' potremmo ritrovarci in una situazione psicologica difficile, tant'è che molti comuni hanno aperto uno sportello di assistenza. Non è facile quello che stiamo vivendo» ha sottolineato De Trizio.
Ultima ma non per ordine di importanza, è toccato a Tiziana Brunetti, legale di Progetto Arca: «Questo Coronavirus ha portato a un'evoluzione nella nostra nazione, con tante nuove attività sperimentate (come lo smart working). La prima vittima è stata proprio il presidente del consiglio. Sono stati emanati dei Dpcm, che sono andati a intervenire sulla libertà personale della gente, andando contro la prima fonte primaria del diritto. A mio modo di vedere questo decreto è incostituzionale, andando in contraddizione con l'articolo 16. Andavano tramutati in legge in un altro modo, con provvedimenti ad hoc» ha rimarcato.
A concludere il presidente Leonardo Cocola ha dichiarato: «Progetto Arca, in un periodo di emergenza sanitaria, si è voluta mettere a completa disposizione della Caritas Bisceglie, per aiutare la distribuzione dei beni alimentari per le persone in difficoltà, e offre anche la sua disponibilità alla Protezione civile. Naturalmente tutte le iniziative culturali e di solidarietà riprenderanno, quando il pericolo sarà svanito».
Tutti hanno poi condiviso un applauso e un grandissimo ringraziamento a tutto il personale sanitario, impegnato in prima linea, e alle Forze dell'Ordine. Sabato 11 aprile è prevista una nuova puntata con altri ospiti illustri.