Coronavirus, prolungato lo stato di emergenza in Italia
Il premier Conte: «Scelta inevitabile»
giovedì 30 luglio 2020
15.30
Il consiglio dei ministri ha prolungato ufficialmente lo stato di emergenza in Italia. Il termine era in scadenza il 31 luglio e su proposta del presidente Giuseppe Conte è stato deciso di prorogarlo fino al prossimo 15 ottobre.
«Una decisione inevitabile, per alcuni aspetti obbligatoria, fondata su valutazioni tecniche. Sui social qualcuno è convinto che significhi rinnovare il lockdown dal primo agosto, ma non è affatto così» ha spiegato il premier. «Manteniamo alta la guardia, non intendiamo introdurre misure restrittive, ma nel caso confermare quelle precauzionali minime che ci stanno consentendo di convivere col virus. Posso assicurare che da parte del Governo, mia personale, di tutti i ministri non vi è nessuna intenzione di drammatizzare, né di alimentare paure ingiustificate nella popolazione. La scelta non è affatto riconducibile alla volontà di voler creare un'ingiustificata situazione di allarme» ha sottolineato.
«Lo stato d'emergenza ci permetterà di continuare a mettere in campo alcune delle azioni che hanno caratterizzato i mesi più acuti della pandemia. Si potranno allestire strutture temporanee per assistere le persone risultate positive al Covid-19, nonché noleggiare delle navi per permettere ai migranti di trascorrere il periodo di quarantena. Potremo impiegare i volontari della Protezione Civile e di gestire apposite task force sanitarie a supporto delle strutture regionali e degli istituti penitenziari» ha concluso Conte.
«Una decisione inevitabile, per alcuni aspetti obbligatoria, fondata su valutazioni tecniche. Sui social qualcuno è convinto che significhi rinnovare il lockdown dal primo agosto, ma non è affatto così» ha spiegato il premier. «Manteniamo alta la guardia, non intendiamo introdurre misure restrittive, ma nel caso confermare quelle precauzionali minime che ci stanno consentendo di convivere col virus. Posso assicurare che da parte del Governo, mia personale, di tutti i ministri non vi è nessuna intenzione di drammatizzare, né di alimentare paure ingiustificate nella popolazione. La scelta non è affatto riconducibile alla volontà di voler creare un'ingiustificata situazione di allarme» ha sottolineato.
«Lo stato d'emergenza ci permetterà di continuare a mettere in campo alcune delle azioni che hanno caratterizzato i mesi più acuti della pandemia. Si potranno allestire strutture temporanee per assistere le persone risultate positive al Covid-19, nonché noleggiare delle navi per permettere ai migranti di trascorrere il periodo di quarantena. Potremo impiegare i volontari della Protezione Civile e di gestire apposite task force sanitarie a supporto delle strutture regionali e degli istituti penitenziari» ha concluso Conte.