Coronavirus, sacerdote barlettano guarito grato al personale dell'ospedale di Bisceglie
«Medici, infermieri e operatori sanitari: siete forti! Siamo tutti con voi!»
martedì 7 aprile 2020
Don Cosimo Falconetti, parroco della Santissima Trinità di Barletta, è tornato a casa. Il sacerdote, risultato positivo al Coronavirus lo scorso 13 marzo, fu ricoverato all'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie. Lo scorso 1 aprile, a seguito di un secondo tampone negativo, la decisione dei medici di consentirne le dimissioni.
«Grazie carissimi medici, infermieri e operatori sanitari del presidio ospedaliero di Bisceglie» ha affermato don Cosimo. «Vorrei proprio scrivere in grande i vostri nomi e lo saranno per sempre nel mio cuore. Siete forti. Siamo tutti con voi» ha aggiunto, mostrando gratitudine nei confronti del personale del "Vittorio Emanuele II".
«Lodo e benedico il Buon Dio che non mi ha mai lasciato solo in quei giorni critici. La nostra Mamma celeste, la Vergine Maria, è stata la compagna di strada. Ero a letto, ma a qualcuno scrivevo sono in cammino; è una scalata, con tanti tornanti, spesso irti, che ti nascondono la vetta. Ma mai solo! Lei in cordata non mi lasciava un attimo» ha rimarcato il sacerdote a poche ore dalle dimissioni dal nosocomio biscegliese.
«Un grazie forte ai miei cari, stretti a me nell'attraversare, passo dopo passo, il lungo tunnel… grazie a quanti sono stati angeli… Grazie agli amici di camera in ospedale: forza, forza vi dico. Ora la nostra unione di preghiera deve essere sempre più insistente e fiduciosa per quanti vivono ancora questi momenti duri di sofferenza e di solitudine. Invochiamo per i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario la benedizione del Signore, la grazia della serenità» ha concluso.
«Grazie carissimi medici, infermieri e operatori sanitari del presidio ospedaliero di Bisceglie» ha affermato don Cosimo. «Vorrei proprio scrivere in grande i vostri nomi e lo saranno per sempre nel mio cuore. Siete forti. Siamo tutti con voi» ha aggiunto, mostrando gratitudine nei confronti del personale del "Vittorio Emanuele II".
«Lodo e benedico il Buon Dio che non mi ha mai lasciato solo in quei giorni critici. La nostra Mamma celeste, la Vergine Maria, è stata la compagna di strada. Ero a letto, ma a qualcuno scrivevo sono in cammino; è una scalata, con tanti tornanti, spesso irti, che ti nascondono la vetta. Ma mai solo! Lei in cordata non mi lasciava un attimo» ha rimarcato il sacerdote a poche ore dalle dimissioni dal nosocomio biscegliese.
«Un grazie forte ai miei cari, stretti a me nell'attraversare, passo dopo passo, il lungo tunnel… grazie a quanti sono stati angeli… Grazie agli amici di camera in ospedale: forza, forza vi dico. Ora la nostra unione di preghiera deve essere sempre più insistente e fiduciosa per quanti vivono ancora questi momenti duri di sofferenza e di solitudine. Invochiamo per i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario la benedizione del Signore, la grazia della serenità» ha concluso.