Coronavirus, scende il numero dei biscegliesi in quarantena

Sono 61 gli attualmente positivi

venerdì 24 aprile 2020 14.16
Stabile il numero delle persone attualmente contagiate, in discesa (ed è una buonissima notizia) quello dei biscegliesi sottoposti a quarantena domiciliare. Il sindaco Angelantonio Angarano ha aggiornato la situazione nel primo pomeriggio di venerdì 24 aprile, specificando di aver dovuto compiere «come è nostra consuetudine, delle verifiche ulteriori. Sono certo che i biscegliesi comprenderanno questo eccesso di zelo».

I positivi al Coronavirus a Bisceglie restano perciò 61, quattro dei quali ricoverati al Covid Hospital "Vittorio Emanuele II": uno di essi è in terapia intensiva, gli altre tre nel reparto di malattie infettive. Tra i quattro attualmente in ospedale bisogna considerare anche un degente dell'ex Cdp.
Le persone in quarantena domiciliare sono 48 (in diminuzione), 21 delle quali positive e 27 negative. 36 gli ospiti dell'ortofrenico dell'Opera Don Uva al momento isolati nei reparti dedicati all'emergenza all'interno dei complessi di Universo Salute.

I contagiati dall'inizio dell'emergenza sono quindi 65, considerando anche le due persone decedute e i due guariti.

«Oltre al monitoraggio dell'emergenza sanitaria, in questi giorni siamo impegnati nella preparazione della cosiddetta "fase due", che deve essere quanto più condivisa con associazioni di categoria, commercianti, imprenditori, artigiani, lavoratori e affrontata con le dovute cautele per la sicurezza di tutti che, ve lo ricordo, è la priorità assoluta» ha spiegato il sindaco Angarano.

«Priorità assoluta per le istituzioni che necessitano della grande ed essenziale collaborazione dei cittadini. Nonostante abbia informato in anticipo della disposizione regionale di chiusura degli esercizi commerciali per sabato e domenica, sembra che siano usciti tutti oggi e in città c'è un bel viavai di persone. I controlli sono sempre in corso e saranno intensificati in questi giorni» ha aggiunto.

«La voglia di tornare alla normalità è comprensibile ma è proprio di questa che si nutre il maledetto virus. Davanti a due nostri concittadini venuti a mancare e alle centinaia di morti che si registrano ancora ogni giorno in Italia, non possiamo, purtroppo, voltare pagina mollando la presa. La battaglia è ancora lunga e dobbiamo continuare ad affrontarla facendo fronte comune. Ci vorrà ancora tempo, pazienza, sacrifico. Facciamoci forza. Ce la faremo insieme» ha concluso il primo cittadino.