Coronavirus, Spina: «Angarano cancelli la Tari per il periodo di chiusura delle attività»

«Eticamente e politicamente doveroso esonerare chi non beneficerà del servizio per la durata dello stop»

giovedì 19 marzo 2020
A cura di Vito Troilo
Cancellare, di fatto, il dovuto della Tari inerente al periodo di chiusura delle attività bloccate a seguito del decreto del presidente del consiglio dei ministri. Questa, in sintesi, la proposta rivolta da Francesco Spina, consigliere di minoranza, all'amministrazione comunale di Bisceglie.

«I provvedimenti adottati a cascata a livello comunale hanno determinato la chiusura di svariate attività soggette al pagamento della Tari» ha affermato. «Il tributo, a partire dalle modalità di copertura finanziaria del servizio, è strutturato come sistema tariffario. Ciò significa che costituisce il corrispettivo di un servizio reso ai cittadini: quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti» ha spiegato.

«Tale servizio, per una pur sacrosanta volontà legislativa, non è oggettivamente reso in favore dei destinatari dei provvedimenti di chiusura. Per questo motivo ritengo sia indispensabile che l'amministrazione Angarano si attivi immediatamente per esonerare i soggetti penalizzati dalle chiusure "forzate" dal pagamento della Tari almeno per tutto il periodo di inattività forzata».

Secondo Spina, «aldilà della questione giuridica, che vede chiaramente la ragione dalla parte dei contribuenti destinatari dei provvedimenti di chiusura, è eticamente e politicamente doveroso per chi governa la comunità esonerare dalla Tari chi non beneficia del servizio e procedere, quindi, all'adozione degli atti necessari a sostenere tutti quei soggetti oggi penalizzati da una situazione che rischia di mettere in ginocchio le piccole e medie attività commerciali, artigianali e titolari di partite Iva».

L'ex primo cittadino ha chiesto al sindaco Angarano e alla sua amministrazione di «attivarsi immediatamente per ripristinare giustizia ed equità nel sistema tributario locale, in questo particolare periodo di emergenza. Su questi provvedimenti troverà sicuramente il sostegno anche delle forze responsabili dell'opposizione consiliare.
Continuare a muoversi a traino delle scelte degli altri comuni e delle altre istituzioni (che hanno poteri diversi da quelli dei comuni e dei sindaci) significa abbandonare a se stessi i cittadini biscegliesi e tutte le migliaia di attività che hanno costituito per anni la forza e l'ossatura dell'assetto sociale, lavorativo ed economico della città» ha osservato Francesco Spina. «Risparmiare gli sprechi e destinare risorse a famiglie e attività produttive non è più una scelta politica, ma una ragione di sopravvivenza della comunità biscegliese!» ha concluso.