Coronavirus, test negativo per il 26enne transitato al pronto soccorso del "Vittorio Emanuele II"

Nota ufficiale della regione: «Nessun caso registrato in Puglia»

domenica 23 febbraio 2020 20.00
Pericolo coronavirus scongiurato per il 26enne transitato al pronto soccorso dell'ospedale civile "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie nella mattinata di sabato 22 febbraio. I test eseguiti nelle ore successive hanno scongiurato la possibilità di un contagio. Lo ha fatto sapere la regione Puglia attraverso una nota ufficiale diffusa nel tardo pomeriggio di domenica 23 febbraio, con la quale è stata posta fine a una serie di voci più o meno incontrollate.

Rientrato recentemente da Budapest, il giovane - le cui generalità non sono state rese note - ha manifestato sintomi febbrili negli ultimi due giorni e si è presentato nel nosocomio biscegliese. Immediata l'attivazione dei protocolli previsti dalla Centrale operativa 118.

Un'ambulanza 118 dell'Asl Bari dedicata al servizio e con a bordo personale specializzato ha raggiunto il pronto soccorso dell'ospedale di Bisceglie per trasferire il paziente - secondo quanto previsto - nel reparto infettivi del Policlinico di Bari. Gli esami hanno escluso qualsiasi tipo di ripercussione inerente il Covid 19.

«Sono risultati negativi i test per SARS-CoV-2, l'agente del COVID-19, sui tamponi eseguiti su tutti i casi sospetti segnalati nelle ultime ore in Puglia» hanno rimarcato dalla regione. «In particolare, è risultato negativo il caso sospetto ricoverato al reparto di malattie infettive dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce per cui c'era stato un grande allarme.

I test sono stati eseguiti presso il Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità Pubblica, indicato nella nuova circolare Ministeriale, emanata proprio ieri, quale centro di riferimento per la regione e già centro di riferimento regionale per la sorveglianza virologica dell'influenza e altri virus respiratori nonché per le nuove emergenze infettive.
Si ribadisce come sia fondamentale che i soggetti con recente viaggio in aree a rischio (Cina in particolare) oltre che in altre aree con circolazione sostenuta di nuovo coronavirus o i contatti stretti di casi sospetti e accertati, allertino le autorità sanitarie senza andare ai pronto soccorso.
I test, dopo opportuna valutazione clinico-epidemiologica, saranno eseguiti tempestivamente».