Coronavirus, un avviso pubblico per l'assegnazione dei fondi girati dalla Regione
294 mila euro a disposizione. Il Sindaco Angarano: «Allarghiamo ulteriormente la platea dei beneficiari di sussidi»
venerdì 24 luglio 2020
18.30
Sostenere soggetti in difficoltà a seguito dell'emergenza Coronavirus. Con questa finalità la giunta comunale ha stabilito i criteri per l'assegnazione dei fondi (circa 294mila euro), messi a disposizione dalla Regione Puglia. Ai contributi potranno accedere i residenti a Bisceglie e quanti nei mesi di marzo e aprile 2020 abbiano percepito, per effetto delle misure di contrasto alla diffusione del Covid, retribuzioni o altri sussidi economici da parte di Enti pubblici in misura non superiore a 600 euro netti al mese e che, cumulativamente con altri componenti del nucleo familiare, non abbiano raggiunto un reddito complessivo di 1200 euro netti al mese. I sussidi saranno assegnati procedendo sino all'esaurimento, secondo una graduatoria determinata in base all'Isee corrente dei richiedenti.
Tra coloro che rispondono ai requisiti, i contributi sono destinati a soggetti che per le mensilità di marzo e aprile non siano stati nelle condizioni di poter far fronte con regolarità ai pagamenti dei canoni di locazione di immobili residenziali debitamente registrati, per un importo non superiore complessivamente a 500 euro rispetto alle spese effettivamente documentate e ai richiedenti della copertura (parziale o integrale) delle spese relative alle rette dei centri estivi per minori, fino a un massimo di 200 euro.
L'amministrazione comunale destinerà una somma di 50mila euro a interventi di microcredito sociale, che saranno selezionati da soggetti esterni all'Ente, oltre a 29mila euro al fine di creare di un fondo per la copertura dei depositi cauzionali per i nuovi contratti di locazione in favore di persone singole o nuclei familiari in stato di emergenza abitativa, a fronte di documentato impegno tra destinatario e locatore beneficiario.
«Allarghiamo ulteriormente la platea dei beneficiari di sussidi, andando oltre anche il primo intervento di aprile scorso, che consisteva nella distribuzione di buoni spesa per l'acquisto di alimenti e beni di prima necessità con l'utilizzo di circa 486mila euro di fondi statali» ha sottolineato il Sindaco Angelantonio Angarano. «Con questa ulteriore misura auspichiamo di arrivare anche ad altri cittadini che nei mesi di marzo e aprile si sono trovati in uno stato di bisogno. Continuiamo a lavorare a una manovra tributaria che ci consenta di supportare con sgravi ed esenzioni fiscali la cittadinanza e in modo particolare tutti coloro che hanno ricevuto ripercussioni a causa della chiusura delle attività lavorative durante il lockdown, con ripercussioni sia sui titolari che sui dipendenti» ha aggiunto.
«Durante i giorni più critici della pandemia sono emersi alcuni bisogni sociali che abbiamo intercettato e che con queste disposizioni cerchiamo di soddisfare» ha rimarcato l'assessore alle politiche sociali Roberta Rigante. «Cerchiamo di dare risposte sia con contributi a chi ha avuto difficoltà a pagare gli affitti di marzo e aprile 2020, sia creando un fondo per la copertura dei depositi cauzionali per i nuovi contratti in modo tale da aiutare chi non abbia fissa dimora. Abbiamo poi destinato delle risorse al microcredito sociale per aiutare le famiglie in difficoltà col pagamento di bollette, spese mediche... Abbiamo attivato dei processi di responsabilizzazione dei beneficiari. Infine, poiché i bambini sono stati fortemente penalizzati durante il Covid, abbiamo ritenuto di dover aiutare le famiglie per il pagamento delle rette dei centri estivi».
Tra coloro che rispondono ai requisiti, i contributi sono destinati a soggetti che per le mensilità di marzo e aprile non siano stati nelle condizioni di poter far fronte con regolarità ai pagamenti dei canoni di locazione di immobili residenziali debitamente registrati, per un importo non superiore complessivamente a 500 euro rispetto alle spese effettivamente documentate e ai richiedenti della copertura (parziale o integrale) delle spese relative alle rette dei centri estivi per minori, fino a un massimo di 200 euro.
L'amministrazione comunale destinerà una somma di 50mila euro a interventi di microcredito sociale, che saranno selezionati da soggetti esterni all'Ente, oltre a 29mila euro al fine di creare di un fondo per la copertura dei depositi cauzionali per i nuovi contratti di locazione in favore di persone singole o nuclei familiari in stato di emergenza abitativa, a fronte di documentato impegno tra destinatario e locatore beneficiario.
«Allarghiamo ulteriormente la platea dei beneficiari di sussidi, andando oltre anche il primo intervento di aprile scorso, che consisteva nella distribuzione di buoni spesa per l'acquisto di alimenti e beni di prima necessità con l'utilizzo di circa 486mila euro di fondi statali» ha sottolineato il Sindaco Angelantonio Angarano. «Con questa ulteriore misura auspichiamo di arrivare anche ad altri cittadini che nei mesi di marzo e aprile si sono trovati in uno stato di bisogno. Continuiamo a lavorare a una manovra tributaria che ci consenta di supportare con sgravi ed esenzioni fiscali la cittadinanza e in modo particolare tutti coloro che hanno ricevuto ripercussioni a causa della chiusura delle attività lavorative durante il lockdown, con ripercussioni sia sui titolari che sui dipendenti» ha aggiunto.
«Durante i giorni più critici della pandemia sono emersi alcuni bisogni sociali che abbiamo intercettato e che con queste disposizioni cerchiamo di soddisfare» ha rimarcato l'assessore alle politiche sociali Roberta Rigante. «Cerchiamo di dare risposte sia con contributi a chi ha avuto difficoltà a pagare gli affitti di marzo e aprile 2020, sia creando un fondo per la copertura dei depositi cauzionali per i nuovi contratti in modo tale da aiutare chi non abbia fissa dimora. Abbiamo poi destinato delle risorse al microcredito sociale per aiutare le famiglie in difficoltà col pagamento di bollette, spese mediche... Abbiamo attivato dei processi di responsabilizzazione dei beneficiari. Infine, poiché i bambini sono stati fortemente penalizzati durante il Covid, abbiamo ritenuto di dover aiutare le famiglie per il pagamento delle rette dei centri estivi».