Coronavirus, via al carrello solidale Megamark

Presidio dei volontari dell'associazione Orizzonti nei punti vendita Dok, A&O e Famila di Bisceglie e del territorio

mercoledì 1 aprile 2020 17.09
La sinergia tra l'associazione Orizzonti e il gruppo Megamark produrrà i suoi effetti anche nel pieno dell'emergenza Coronavirus. L'iniziativa "Carrello solidale" permetterà quotidianamente ai cittadini di devolvere prodotti di prima necessità ai più bisognosi. Il progetto sarà attivo in tutti i supermercati Dok, A&O e Famila di Bisceglie, Andria, Barletta, Trani, Corato e Ruvo di Puglia grazie alla presenza dei volontari di Orizzonti.

L'obiettivo è sostenere le esigenze di nuclei familiari messi in ginocchio a causa della chiusura di molte attività commerciali e imprenditoriali, che ha creato "nuovi" disoccupati e acuito le difficoltà di coloro che già versavano in precarie condizioni economiche.

In questi giorni scanditi dagli effetti della pandemia, il numero dei poveri sembra proprio triplicarsi. Le richieste di aiuto da parte dei singoli individui e delle famiglie meno fortunate sono aumentate in maniera esponenziale e, l'andamento della situazione generale, non lascia presagire nulla di buono per le prossime settimane. Preoccupanti sono poi gli effetti nella Bat, provincia che occupa uno degli ultimi gradini della classifica nazionale per "qualità della vita".

In questo ambito la solidarietà è l'unica medicina per sentirsi uni con gli altri, partecipi ognuno dei bisogni degli altri, sentirsi una grande famiglia allargata, spinta cristiana di carità.

L'associazione Orizzonti provvederà a collegare la realtà del bisogno con le istituzioni benefiche del terzo settore in maniera selettiva, tracciabile, nel rispetto assoluto della trasparenza, derivandone poi la distribuzione equa giornaliera.

«E questo lo dobbiamo alle nostre famiglie e a chiunque sia in difficoltà» ha spiegato il dottor Angelo Guarriello, presidente dell'associazione Orizzonti. «La nuova situazione storica straordinaria impone che ogni giorno non si fermi quella ricerca di equilibrio tra il diritto universale alla salute e quello al cibo: non si interrompa mai la catena della solidarietà».