Covid, come cambia la certificazione verde col nuovo decreto
La validità del documento passa da 6 a 9 mesi
giovedì 20 maggio 2021
La certificazione verde cambia in seguito alla pubblicazione del nuovo decreto legge sulle riaperture. La validità passa da sei a nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale e potrà essere rilasciata anche contestualmente alla somministrazione della prima dose.
«Questa decisione si allinea con le evidenze scientifiche sull'immunità, sia naturale sia quella che si ottiene col vaccino. Consente una migliore organizzazione, perché abbiamo più tempo per programmare i richiami nel personale sanitario, che, giustamente, ha avuto la priorità nella vaccinazione, senza mettere in crisi il servizio sanitario nazionale. Nel frattempo la scienza potrà accumulare maggiori dati per definire la durata della copertura» ha spiegato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici.
Finora la certificazione verde poteva essere rilasciata ai cittadini che rispettavano tre requisiti: aver ricevuto prima e seconda dose, essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi o aver effettuato un test molecolare o antigenico con esito negativo nelle ultime 48 ore. A cambiare, in realtà, è solo il requisito sul ciclo vaccinale: da ora in avanti basterà la prima dose e la sua validità è allungata.
Il documento, come è ricordato sul sito del ministero della salute, sarà in circolare fino all'introduzione del Green pass Ue, atteso per giugno: servirà per consentire gli spostamenti all'interno dell'Unione europea, seguendo requisiti che dovrebbero essere molto simili a quelli previsti attualmente in Italia.
«Questa decisione si allinea con le evidenze scientifiche sull'immunità, sia naturale sia quella che si ottiene col vaccino. Consente una migliore organizzazione, perché abbiamo più tempo per programmare i richiami nel personale sanitario, che, giustamente, ha avuto la priorità nella vaccinazione, senza mettere in crisi il servizio sanitario nazionale. Nel frattempo la scienza potrà accumulare maggiori dati per definire la durata della copertura» ha spiegato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici.
Finora la certificazione verde poteva essere rilasciata ai cittadini che rispettavano tre requisiti: aver ricevuto prima e seconda dose, essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi o aver effettuato un test molecolare o antigenico con esito negativo nelle ultime 48 ore. A cambiare, in realtà, è solo il requisito sul ciclo vaccinale: da ora in avanti basterà la prima dose e la sua validità è allungata.
Il documento, come è ricordato sul sito del ministero della salute, sarà in circolare fino all'introduzione del Green pass Ue, atteso per giugno: servirà per consentire gli spostamenti all'interno dell'Unione europea, seguendo requisiti che dovrebbero essere molto simili a quelli previsti attualmente in Italia.