Crac Cdp, chiesta la restituzione del tesoretto di 28 milioni di Casa di Procura
Il legale di parte civile ha presentato una provvisionale per l'importo di cinque milioni di euro
lunedì 2 dicembre 2019
11.19
Cinque milioni di euro: questo l'importo chiesto dal legale rappresentante del commissario straordinario, in termini di provvisionale - ovvero come acconto - sul maggior danno subìto in merito al crac della Casa della Divina Provvidenza.
L'avvocato Stefano Dardes ha formulato, nell'istanza, anche la richiesta di restituzione del "tesoretto" di 28 milioni di euro sequestrato sui conti di Casa di Procura a Guidonia oltre che dell'immobile che ne ha ospitato la sede. Secondo gli inquirenti, su quell'ente sarebbero stati deviati fondi e beni con l'obiettivo di sottrarli alle rivendicazioni dei creditori della Congregrazione Ancelle della Divina Provvidenza.
Il processo proseguirà con altre due udienze nel mese di dicembre, giovedì 12 e giovedì 19, nel corso delle quali saranno ascoltati gli avvocati difensori dei dodici imputati in primo grado per i quali il pubblico ministero Silvia Curione ha chiesto condanne di entità variabile dai sei mesi ai nove anni di reclusione. La sentenza è attesa entro la fine del mese di gennaio.
L'avvocato Stefano Dardes ha formulato, nell'istanza, anche la richiesta di restituzione del "tesoretto" di 28 milioni di euro sequestrato sui conti di Casa di Procura a Guidonia oltre che dell'immobile che ne ha ospitato la sede. Secondo gli inquirenti, su quell'ente sarebbero stati deviati fondi e beni con l'obiettivo di sottrarli alle rivendicazioni dei creditori della Congregrazione Ancelle della Divina Provvidenza.
Il processo proseguirà con altre due udienze nel mese di dicembre, giovedì 12 e giovedì 19, nel corso delle quali saranno ascoltati gli avvocati difensori dei dodici imputati in primo grado per i quali il pubblico ministero Silvia Curione ha chiesto condanne di entità variabile dai sei mesi ai nove anni di reclusione. La sentenza è attesa entro la fine del mese di gennaio.