Crisi nera per pubblici esercizi e comparto ricettivo
Confesercenti chiede al Prefetto l'apertura di un confronto istituzionale
martedì 1 febbraio 2022
Il comparto ricettivo e il settore dei pubblici esercizi del territorio è in crisi nera. Palmino Canfora e Mario Landriscina, rispettivamente presidente e direttore di Confesercenti Bat, si sono rivolti al Prefetto Maurizio Valiante, al Presidente della Provincia Bernardo Lodispoto, agli altri Sindaci della Bat ed ai commissari dei Comuni di Barletta e San Ferdinando per manifestare la loro forte preoccupazione rispetto alla situazione economico-finanziaria di decine di micro e piccole imprese del comparto: «Abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere le massime istituzioni territoriali perché, aldilà dei provvedimenti che il Governo si prepara a varare con il Decreto sostegni ter, è necessario conoscere quali azioni a livello locale siano in preventivo e si possano mettere in campo per mitigare gli effetti sul comparto commerciale di un'emergenza Covid che non lascia ancora intravedere l'uscita definitiva».
Per Confesercenti Bat «è evidente a tutti la prosecuzione di una fase di lockdown strisciante che continua a danneggiare pesantemente le economie imprenditoriali delle nostre città». Uno dei timori è che l'ulteriore carico dell'onere organizzativo dei controlli all'interno delle attività, oltre a comportare costi aggiuntivi, possa indurre molti consumatori a rivolgersi maggiormente alle forme di commercio on line: «I ristori sono insufficienti a coprire le perdite subite: le vendite del periodo natalizio hanno fatto registrare un forte decremento rispetto all'usuale e anche le vendite a saldo si stanno prospettando inferiori alle aspettative» è quanto osservato.
L'apprezzamento rispetto alle norme sul credito d'imposta per gli affitti e allo sgravio per le rimanenze di magazzino non placa l'urgenza: «Non sono previsti interventi di proroga della Cassa Covid-19 né moratorie su scadenze fiscali e debiti bancari. Serve un intervento sulla fiscalità ed i tributi locali che, a prescindere dalla proroga sulla esenzione della tassa di occupazione di suolo pubblico al 31 marzo, risulta inalterata sul versante dello smaltimento dei rifiuti» hanno osservato Canfora e Landriscina. Chiesta al Prefetto la convocazione di un incontro istituzionale per la verifica di possibili azioni di mitigazione della grave crisi economica che attanaglia le micro e piccole imprese del turismo e del commercio della Bat: «Ulteriori chiusure avrebbero pesanti ripercussioni sul piano occupazionale. Ci auguriamo che le amministrazioni comunali intervengano sui bilanci di previsione in adozione in questo periodo per venire incontro alle esigenze dei commercianti con ristori ed esenzioni dei tributi locali».
Per Confesercenti Bat «è evidente a tutti la prosecuzione di una fase di lockdown strisciante che continua a danneggiare pesantemente le economie imprenditoriali delle nostre città». Uno dei timori è che l'ulteriore carico dell'onere organizzativo dei controlli all'interno delle attività, oltre a comportare costi aggiuntivi, possa indurre molti consumatori a rivolgersi maggiormente alle forme di commercio on line: «I ristori sono insufficienti a coprire le perdite subite: le vendite del periodo natalizio hanno fatto registrare un forte decremento rispetto all'usuale e anche le vendite a saldo si stanno prospettando inferiori alle aspettative» è quanto osservato.
L'apprezzamento rispetto alle norme sul credito d'imposta per gli affitti e allo sgravio per le rimanenze di magazzino non placa l'urgenza: «Non sono previsti interventi di proroga della Cassa Covid-19 né moratorie su scadenze fiscali e debiti bancari. Serve un intervento sulla fiscalità ed i tributi locali che, a prescindere dalla proroga sulla esenzione della tassa di occupazione di suolo pubblico al 31 marzo, risulta inalterata sul versante dello smaltimento dei rifiuti» hanno osservato Canfora e Landriscina. Chiesta al Prefetto la convocazione di un incontro istituzionale per la verifica di possibili azioni di mitigazione della grave crisi economica che attanaglia le micro e piccole imprese del turismo e del commercio della Bat: «Ulteriori chiusure avrebbero pesanti ripercussioni sul piano occupazionale. Ci auguriamo che le amministrazioni comunali intervengano sui bilanci di previsione in adozione in questo periodo per venire incontro alle esigenze dei commercianti con ristori ed esenzioni dei tributi locali».