"Cronache dal porto di Bisceglie" a Libri nel Borgo Antico
Finalmente messo in luce uno dei luoghi più suggestivi e storici della Città del Dolmen
venerdì 31 agosto 2018
8.07
Nel corso della nona edizione di Libri nel Borgo Antico a Bisceglie si è tenuta la presentazione di "Cronache dal porto di Bisceglie" degli autori Luca De Ceglia, Massimo Ingravalle e Corrado Pappagallo, promossa dall'architetto Pierpaolo Sinigaglia (immediate past president del Club Rotary di Bisceglie) e Vito Totorizzo (che ha totalmente sponsorizzato il volume).
Lo scorso 25 agosto, in via Frisari, a Bisceglie, infatti, si è svolto l'incontro moderato dal dottor Piero Bianco. L'occasione è stata propizia per mettere in evidenza la pubblicazione del libro, concretizzata dal Club Rotary di Bisceglie durante la presidenza di Pierpaolo Sinigaglia, che è diventata motivo ed oggetto dell'atto sottoscritto lo scorso 23 febbraio a Venezia. Nella storica città adriatica, inoltre, è stato sancito il trigemellaggio con i Rotary Club di Venezia e di Rovereto Vallagarina, con la finalità, sin dalla sua primordiale concezione, di essere utilizzato per la raccolta fondi necessari al restauro dell'ala desta del coro della Concattedrale San Pietro Apostolo e San Nicolò - Santuario Madonna Santissima Addolorata di Bisceglie.
Il progetto, ormai vicino alla sua conclusione, è stato avviato con la partecipazione della ditta Pedone Ferramenta, nella persona del socio rotariano Mauro Pedone quale sponsor privato, e con l'adesione dei past president Luciana Ferrante, Mino Dell'Orco e Margherita Pasquale, oltre che da altre associazioni locali (Pro Loco, Unitalsi e altri soggetti privati). Il progetto, in aggiunta, ha ottenuto anche un importante contributo ministeriale.
L'attuale Presidenza del Club Rotary di Bisceglie, ricoperta da Nadia Di Liddo, nel solco della consuetudine e in continuità alle attività avviate, portate avanti e comunque concluse anche in anni successivi, ha inteso confermare la partecipazione in ogni attività del e con il Club la promozione della pubblicazione, quale supporto al service per l'anno 2017.
È da ritenere efficace il contributo del Rotary Club di Bisceglie nella kermesse letteraria con la presentazione del libro "Cronache dal porto di Bisceglie" in quanto il volume è da considerarsi attività culturale, sociale, storica, nato sotto il mecenatismo rotariano e finalizzato al recupero del patrimonio storico-artistico-religioso per la sensibilizzazione della cittadinanza e di tutti gli interessati al compimento di tale service.
Nell'incontro, seguito e partecipato, gli autori hanno evidenziato le trasformazioni che nel tempo il porto di Bisceglie ha subito riportando alcuni aneddoti emersi con le ricerche storiche soprattutto in relazione alla costruzione. Sono, poi, stati menzionati i fatti più recenti che hanno caratterizzato le vicende portuali. Infine, il Cap. Totorizzo ha evidenziato alcuni aspetti circa l'evoluzione delle normative in materia che di fatto riprendono alcuni concetti già presenti in vecchie enunciazioni.
«Il borghetto marinaro, a tuguri ed a grotte scavate nel sasso della penna di Sant'Angelo, popolava la più riposta riva dell'insenatura che fu porto, e su quel po' di sponda lunata traevano in secco, com'oggi, le barche di pesca e di traffico per sottrarle ai flutti di greco e di levante.
Col buon tempo sorgevano queste sull'ancora alquanto discosto da terra, ché il difetto di banchine e il fondo basso per lento pendio e per sfociar d'alluvioni vietavano di troppo accostarsi; o si amarravano con catene e con cavi alle due colonne infitte nello scoglio che emerge nel mezzo dello specchio d'acqua; e un debole molo gittato tra quel naturale frangionde e la riva, in fronte della porta, consentiva qualche meno lenta opera di scarico.
Per la migliore protezione, questa sinistra parte del seno biscegliese, era la sola frequentata, anche da grosse navi cui offriva con alcuni venti un sicuro riparo; ma ben più aperta ai soffi del primo quadrante era la destra, né i naviganti le si fidavano se non con calma di mare e con benignità di cielo. Un luogo sotto le mura, tra la Porta e il torrione Sant'Angelo, riteneva il pomposo arsenale, ed ivi pochi mastri d'ascia e calafati costruivano e rimpalmavano paranze e legnetti di viaggio, se non più come un tempo, galere» (da Prefazione de "Cronache dal Porto di Bisceglie" da Armando Perotti, "Bisceglie alla fine del Quattrocento" in "Storie e storielle di Puglia", ed. Laterza, Bari, 1923 , pp. 36-37).
Lo scorso 25 agosto, in via Frisari, a Bisceglie, infatti, si è svolto l'incontro moderato dal dottor Piero Bianco. L'occasione è stata propizia per mettere in evidenza la pubblicazione del libro, concretizzata dal Club Rotary di Bisceglie durante la presidenza di Pierpaolo Sinigaglia, che è diventata motivo ed oggetto dell'atto sottoscritto lo scorso 23 febbraio a Venezia. Nella storica città adriatica, inoltre, è stato sancito il trigemellaggio con i Rotary Club di Venezia e di Rovereto Vallagarina, con la finalità, sin dalla sua primordiale concezione, di essere utilizzato per la raccolta fondi necessari al restauro dell'ala desta del coro della Concattedrale San Pietro Apostolo e San Nicolò - Santuario Madonna Santissima Addolorata di Bisceglie.
Il progetto, ormai vicino alla sua conclusione, è stato avviato con la partecipazione della ditta Pedone Ferramenta, nella persona del socio rotariano Mauro Pedone quale sponsor privato, e con l'adesione dei past president Luciana Ferrante, Mino Dell'Orco e Margherita Pasquale, oltre che da altre associazioni locali (Pro Loco, Unitalsi e altri soggetti privati). Il progetto, in aggiunta, ha ottenuto anche un importante contributo ministeriale.
L'attuale Presidenza del Club Rotary di Bisceglie, ricoperta da Nadia Di Liddo, nel solco della consuetudine e in continuità alle attività avviate, portate avanti e comunque concluse anche in anni successivi, ha inteso confermare la partecipazione in ogni attività del e con il Club la promozione della pubblicazione, quale supporto al service per l'anno 2017.
È da ritenere efficace il contributo del Rotary Club di Bisceglie nella kermesse letteraria con la presentazione del libro "Cronache dal porto di Bisceglie" in quanto il volume è da considerarsi attività culturale, sociale, storica, nato sotto il mecenatismo rotariano e finalizzato al recupero del patrimonio storico-artistico-religioso per la sensibilizzazione della cittadinanza e di tutti gli interessati al compimento di tale service.
Nell'incontro, seguito e partecipato, gli autori hanno evidenziato le trasformazioni che nel tempo il porto di Bisceglie ha subito riportando alcuni aneddoti emersi con le ricerche storiche soprattutto in relazione alla costruzione. Sono, poi, stati menzionati i fatti più recenti che hanno caratterizzato le vicende portuali. Infine, il Cap. Totorizzo ha evidenziato alcuni aspetti circa l'evoluzione delle normative in materia che di fatto riprendono alcuni concetti già presenti in vecchie enunciazioni.
«Il borghetto marinaro, a tuguri ed a grotte scavate nel sasso della penna di Sant'Angelo, popolava la più riposta riva dell'insenatura che fu porto, e su quel po' di sponda lunata traevano in secco, com'oggi, le barche di pesca e di traffico per sottrarle ai flutti di greco e di levante.
Col buon tempo sorgevano queste sull'ancora alquanto discosto da terra, ché il difetto di banchine e il fondo basso per lento pendio e per sfociar d'alluvioni vietavano di troppo accostarsi; o si amarravano con catene e con cavi alle due colonne infitte nello scoglio che emerge nel mezzo dello specchio d'acqua; e un debole molo gittato tra quel naturale frangionde e la riva, in fronte della porta, consentiva qualche meno lenta opera di scarico.
Per la migliore protezione, questa sinistra parte del seno biscegliese, era la sola frequentata, anche da grosse navi cui offriva con alcuni venti un sicuro riparo; ma ben più aperta ai soffi del primo quadrante era la destra, né i naviganti le si fidavano se non con calma di mare e con benignità di cielo. Un luogo sotto le mura, tra la Porta e il torrione Sant'Angelo, riteneva il pomposo arsenale, ed ivi pochi mastri d'ascia e calafati costruivano e rimpalmavano paranze e legnetti di viaggio, se non più come un tempo, galere» (da Prefazione de "Cronache dal Porto di Bisceglie" da Armando Perotti, "Bisceglie alla fine del Quattrocento" in "Storie e storielle di Puglia", ed. Laterza, Bari, 1923 , pp. 36-37).