Da Bisceglie agli ADCI Awards: Marica Valente conquista il bronzo per la creatività
La giovane concittadina si è distinta nell'ambito advertising con le colleghe Annalisa Agrillo e Valentina dell'Arciprete
giovedì 12 ottobre 2023
Le giovani menti della nostra città si distinguono in vari ambiti anche lontano da casa. È il caso di Marica Valente, 23enne originaria di Bisceglie e attualmente studentessa all'accademia "IUAD" di Napoli.
La scorsa settimana la nostra concittadina ha partecipato in team agli ADCI Awards che si sono svolti a Milano. Si tratta di una serie di riconoscimenti che, ogni anno, vengono assegnati ai creativi d'Italia in diverse categorie nell'ambito dell'advertising, del branding, del design e dei social media. I partecipanti appartengono sia ad agenzie di pubblicità sia ad accademie di tutta Italia.
Mentre lo IUAD di Napoli ha vinto anche un primo e un secondo posto, assieme a un team composto da tre giovani menti anche Marica si è distinta nella categoria studenti/advertising. L'abbiamo intervistata per farci raccontare quest'esperienza e per conoscere il suo percorso e le sue ambizioni.
Come nasce il tuo interesse per il mondo dell'advertising?
«Dopo aver terminato la triennale in comunicazione, a Bari, sentivo la mancanza di una parte concreta di ciò che avevo studiato. Già lavoravo per le pagine social di alcune attività locali, ma sentivo di dover sfruttare la creatività più in grande».
A cosa è legata la scelta di studiare allo "IUAD"?
«Dopo aver ricercato diversi corsi post-laurea ho avuto l'opportunità di fare un colloquio con la responsabile della comunicazione dell'accademia IUAD di Napoli, che mi ha mostrato quanto bello sia il mondo dell'advertising sia da un punto di vista visivo (art direction) che testuale (copywriting). In più, essendo pugliese, la sede IUAD di Napoli è relativamente vicina per me. Così ho colto l'opportunità di frequentare un corso specialistico riconosciuto vicino casa mia, che trasmettesse nozioni sul branding e sul'advertising e che potesse lanciarmi direttamente nel mondo enorme della "pubblicità"».
In cosa consiste il progetto per cui il tuo team si è distinto nell'ambito degli "ADCI Awards"? Che effetto ti ha fatto partecipare?
«Il progetto che ha ricevuto il bronzo nella categoria "student-classic" racconta l'USP del pannolino "Pampers baby-dry", che garantendo un asciutto continuo per 12 ore rende le notti un po' meno rock. Da questo concept nasce "Hard Ronf", un lavoro generato a tre teste: Annalisa Agrillo, art director, Marica Valente e Valentina dell'Arciprete, copywriters. Già partecipare, per noi tre studentesse del primo anno di specialistica, significa tagliare un grande traguardo. Venerdì 6 ottobre, quando abbiamo letto il nostro nome nella shortlist dei possibili vincitori, pian piano la speranza di poter addirittura vincere si faceva più grande. La sera della premiazione, il sabato successivo, è stata una sorpresa emozionante che ci etichetta come "al terzo posto tra le più creative d'Italia". Cos'altro chiedere? Si punta sempre più in alto».
Quali sono le tue ambizioni per il futuro?
«Se adesso ci emozioniamo per il terzo posto, l'anno prossimo ci emozioneremo per uno stage in una delle agenzie d'Italia e perché no, anche all'estero. L'importante è capire che la comunicazione è fatta di tante sfaccettature e in un mondo dove siamo costantemente bombardati da immagini è bello creare progetti per cui vale la pena spendere 3 secondi in più».
La scorsa settimana la nostra concittadina ha partecipato in team agli ADCI Awards che si sono svolti a Milano. Si tratta di una serie di riconoscimenti che, ogni anno, vengono assegnati ai creativi d'Italia in diverse categorie nell'ambito dell'advertising, del branding, del design e dei social media. I partecipanti appartengono sia ad agenzie di pubblicità sia ad accademie di tutta Italia.
Mentre lo IUAD di Napoli ha vinto anche un primo e un secondo posto, assieme a un team composto da tre giovani menti anche Marica si è distinta nella categoria studenti/advertising. L'abbiamo intervistata per farci raccontare quest'esperienza e per conoscere il suo percorso e le sue ambizioni.
Come nasce il tuo interesse per il mondo dell'advertising?
«Dopo aver terminato la triennale in comunicazione, a Bari, sentivo la mancanza di una parte concreta di ciò che avevo studiato. Già lavoravo per le pagine social di alcune attività locali, ma sentivo di dover sfruttare la creatività più in grande».
A cosa è legata la scelta di studiare allo "IUAD"?
«Dopo aver ricercato diversi corsi post-laurea ho avuto l'opportunità di fare un colloquio con la responsabile della comunicazione dell'accademia IUAD di Napoli, che mi ha mostrato quanto bello sia il mondo dell'advertising sia da un punto di vista visivo (art direction) che testuale (copywriting). In più, essendo pugliese, la sede IUAD di Napoli è relativamente vicina per me. Così ho colto l'opportunità di frequentare un corso specialistico riconosciuto vicino casa mia, che trasmettesse nozioni sul branding e sul'advertising e che potesse lanciarmi direttamente nel mondo enorme della "pubblicità"».
In cosa consiste il progetto per cui il tuo team si è distinto nell'ambito degli "ADCI Awards"? Che effetto ti ha fatto partecipare?
«Il progetto che ha ricevuto il bronzo nella categoria "student-classic" racconta l'USP del pannolino "Pampers baby-dry", che garantendo un asciutto continuo per 12 ore rende le notti un po' meno rock. Da questo concept nasce "Hard Ronf", un lavoro generato a tre teste: Annalisa Agrillo, art director, Marica Valente e Valentina dell'Arciprete, copywriters. Già partecipare, per noi tre studentesse del primo anno di specialistica, significa tagliare un grande traguardo. Venerdì 6 ottobre, quando abbiamo letto il nostro nome nella shortlist dei possibili vincitori, pian piano la speranza di poter addirittura vincere si faceva più grande. La sera della premiazione, il sabato successivo, è stata una sorpresa emozionante che ci etichetta come "al terzo posto tra le più creative d'Italia". Cos'altro chiedere? Si punta sempre più in alto».
Quali sono le tue ambizioni per il futuro?
«Se adesso ci emozioniamo per il terzo posto, l'anno prossimo ci emozioneremo per uno stage in una delle agenzie d'Italia e perché no, anche all'estero. L'importante è capire che la comunicazione è fatta di tante sfaccettature e in un mondo dove siamo costantemente bombardati da immagini è bello creare progetti per cui vale la pena spendere 3 secondi in più».