Da Palo a Bisceglie, le vie dello spaccio dell'eroina
L'operazione dei Carabinieri ha svelato l'attività di una rete di trafficanti di droga
lunedì 10 gennaio 2022
14.00
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito, con il supporto di unità cinofile di Modugno, dei cacciatori dello squadrone eliportato Puglia e di personale delle sezioni di intervento operativo dell'11° Reggimento Puglia, un'operazione su larga scala: 19, in tutto, le persone raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare (9 in carcere, 9 ai domiciliari e 1 divieto di dimora), emessa dal Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, in quanto sottoposte ad indagini per detenzione e spaccio di droga.
La base logistica dell'organizzazione sarebbe stata individuata a Palo del Colle, località che i clienti raggiungevano per incontrare i loro pusher ed acquistare stupefacenti, in particolare eroina. Nel corso del bitz sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari tra Bisceglie, Modugno, Bitonto, Corato, Trani e Ruvo di Puglia.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale barese ha accolto le richieste del pubblico ministero riconoscendo la sussistenza, a carico dei destinatari, di gravi indizi di colpevolezza per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravante dell'ingente quantitativo.
Le indagini, condotte nel primo semestre del 2020, durante il periodo del lockdown disposto dal Governo per fronteggiare la prima fase dell'emergenza pandemica, hanno portato alla luce l'esistenza di una cospicua attività di spaccio di sostanze stupefacenti con base logistica nel comune di Palo del Colle.
I traffici illeciti riguardavano ogni tipo di stupefacente, con una certa predilezione verso l'eroina , chiamata "la nera" nel gergo utilizzato da spacciatori e acquirenti nel corso delle conversazioni intercettate. Lo smercio sarebbe partito da due cugini omonimi, rispettivamente di 29 e 27 anni, residenti a Palo del Colle, con l'obiettivo di soddisfare le esigenze di acquisto per consumo personale degli assuntori e incrementare la vendita al dettaglio nelle altre città attraverso altri soggetti, tutti destinatari delle misure cautelari.
Innumerevoli gli episodi di spaccio monitorati, con gli assuntori che, incuranti delle restrizioni Covid, giungevano a Palo del Colle per approvvigionarsi. Le cessioni documentate avvenivano in prossimità di zone altamente frequentate, come la stazione ferroviaria, il cimitero e la villa comunale, nonché nelle vicinanze di esercizi commerciali.
Tra i luoghi utilizzati come base per lo spaccio, nonché, in taluni casi, per la custodia dello stupefacente, anche la sede di un'associazione benefica nel centro abitato di Palo del Colle, ove molti degli indagati erano soliti trattenersi per pianificare, secondo gli inquirenti, i propri traffici illeciti.
L'attività investigativa è stata documentata con servizi di osservazione, pedinamenti e innumerevoli intercettazioni telefoniche che hanno consentito, in soli tre mesi, di documentare quasi settemila cessioni di sostanze illecite a favore di circa 150 acquirenti, considerando solo quelli abituali, oltre a sequestrare più di un chilo e settecento grammi di eroina, 24 grammi di cocaina, un chilo e trecento grammi circa di marijuana, nonché la somma di 2470 euro.
Dalle investigazioni viene fuori l'allarmante constatazione di un massiccio ritorno al consumo di eroina, resa particolarmente attrattiva dal prezzo significativamente più basso rispetto a quello di altre sostanze come la cocaina.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all'esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
La base logistica dell'organizzazione sarebbe stata individuata a Palo del Colle, località che i clienti raggiungevano per incontrare i loro pusher ed acquistare stupefacenti, in particolare eroina. Nel corso del bitz sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari tra Bisceglie, Modugno, Bitonto, Corato, Trani e Ruvo di Puglia.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale barese ha accolto le richieste del pubblico ministero riconoscendo la sussistenza, a carico dei destinatari, di gravi indizi di colpevolezza per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravante dell'ingente quantitativo.
Le indagini, condotte nel primo semestre del 2020, durante il periodo del lockdown disposto dal Governo per fronteggiare la prima fase dell'emergenza pandemica, hanno portato alla luce l'esistenza di una cospicua attività di spaccio di sostanze stupefacenti con base logistica nel comune di Palo del Colle.
I traffici illeciti riguardavano ogni tipo di stupefacente, con una certa predilezione verso l'eroina , chiamata "la nera" nel gergo utilizzato da spacciatori e acquirenti nel corso delle conversazioni intercettate. Lo smercio sarebbe partito da due cugini omonimi, rispettivamente di 29 e 27 anni, residenti a Palo del Colle, con l'obiettivo di soddisfare le esigenze di acquisto per consumo personale degli assuntori e incrementare la vendita al dettaglio nelle altre città attraverso altri soggetti, tutti destinatari delle misure cautelari.
Innumerevoli gli episodi di spaccio monitorati, con gli assuntori che, incuranti delle restrizioni Covid, giungevano a Palo del Colle per approvvigionarsi. Le cessioni documentate avvenivano in prossimità di zone altamente frequentate, come la stazione ferroviaria, il cimitero e la villa comunale, nonché nelle vicinanze di esercizi commerciali.
Tra i luoghi utilizzati come base per lo spaccio, nonché, in taluni casi, per la custodia dello stupefacente, anche la sede di un'associazione benefica nel centro abitato di Palo del Colle, ove molti degli indagati erano soliti trattenersi per pianificare, secondo gli inquirenti, i propri traffici illeciti.
L'attività investigativa è stata documentata con servizi di osservazione, pedinamenti e innumerevoli intercettazioni telefoniche che hanno consentito, in soli tre mesi, di documentare quasi settemila cessioni di sostanze illecite a favore di circa 150 acquirenti, considerando solo quelli abituali, oltre a sequestrare più di un chilo e settecento grammi di eroina, 24 grammi di cocaina, un chilo e trecento grammi circa di marijuana, nonché la somma di 2470 euro.
Dalle investigazioni viene fuori l'allarmante constatazione di un massiccio ritorno al consumo di eroina, resa particolarmente attrattiva dal prezzo significativamente più basso rispetto a quello di altre sostanze come la cocaina.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all'esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.