«Da parco Unità d'Italia a parco della spettralità il passo è breve»

Spina: «Struttura chiusa al pubblico tranne che ad Angarano»

sabato 21 agosto 2021 12.06
Durissima reprimenda del consigliere di opposizione Francesco Spina nei confronti del Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano. «Venerdì il prestigioso "Premio Nigri" con illustri ospiti si è tenuto, purtroppo, tra pochi intimi in una cornice di degrado e di illegalità» ha sostenuto, riferendosi all'organizzazione di un avvenimento - del quale peraltro è stata data pochissima evidenza - all'interno del parco Unità d'Italia in via Giovanni Bovio.

«Una struttura oggi giuridicamente e tecnicamente inagibile, che anni fa da Sindaco avevo voluto consegnare in perfette condizioni di agibilità nelle mani sicure e legali di Roma Intangibile. Questo parco ora è diventato inagibile, transennato, senza bagni e servizi, spettrale e, soprattutto, chiuso al pubblico tranne che ad Angarano» ha denunciato Spina.

«Un parco pubblico espropriato alla comunità e destinato solo a utilizzo privato e commerciale, con la scritta che campeggia all'ingresso di "parco chiuso al pubblico" (tranne che per coloro che vengono raccomandati dal Sindaco). L'assenza, venerdì, di misure anti-Covid e delle certificazioni di agibilità e quelle dei Vigili del fuoco ha messo in crisi la grande storia e i valori di "Roma Intangibile", a cui consegnai un parco straordinario e vitale, un vero polmone verde nella città, perché venisse custodito e aperto alle famiglie e ai giovani, come luogo di socialità; ma soprattutto ha colpito duramente la credibilità istituzionale del Comune di Bisceglie con il gonfalone che campeggiava sulla triste cornice dell'evento» ha osservato Spina.

«Ora il degrado del parco, utilizzato solo per eventi privati o attività commerciali, richiede che Roma Intangibile riprenda la sua storica funzione sociale e tensione ideale, "imponendo" al Sindaco di ottemperare agli obblighi della convenzione, effettuando i lavori di ripristino dell'agibilità e fruibilità pubblica. Accogliere ospiti autorevoli per un premio così prestigioso tra le rovine del parco illegale non è stata una buona idea da parte di Angarano in termini di immagine della città» ha aggiunto.

«Il presidente Pasquale D'Addato, persona sensibile a questi valori, riprenda la rotta dell'autorevolezza e della storica dignità della società Roma Intangibile, che con la mia amministrazione l'ha resa punto di riferimento delle politiche ambientali, sociali e istituzionali (chi non ricorda iniziative come il giardino dei giusti o come le celebrazioni dell'Unità d'Italia ecc), e non si faccia attrarre nella paludosa e opaca tendenza amministrativa di Angarano & company di rendere, con l'arroganza del potere, legale ciò che legale non è e di bistrattare l'interesse pubblico come può certamente considerarsi la libera fruibilità del parco ai cittadini.
"Roma Intangibile" e i suoi splendidi soci accolgano il mio accorato, genuino e affettuoso invito a lottare dalla parte dei cittadini per il rispetto delle convenzioni e delle regole. La città gliene sarà grata e festeggerà l'apertura al pubblico del parco in un clima festoso come avvenne quando fu inaugurato dopo la sua realizzazione dieci anni fa!» ha concluso l'ex primo cittadino.