De Candia "racconta" Luca Carboni alla generazione Z
Omaggio all'artista bolognese con un riarrangiamento di "Ci stiamo sbagliando"
mercoledì 12 maggio 2021
10.04
"Toccare" un pezzo del passato non è mai semplice per un giovane, specie se quel brano ha ottenuto un successo notevole ed è rimasto fra i punti di riferimento dell'artista che l'ha composto. Ecco perché, a maggior ragione, merita ascolto, rispetto e considerazione il riarrangiamento synth pop di "Ci siamo sbagliando" che il biscegliese Giuseppe De Candia ha realizzato con l'obiettivo di omaggiare Luca Carboni.
La hit, contenuta nell'album d'esordio del cantautore bolognese intitolato "Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film…", fu una delle più gettonate nel 1984: uno spaccato di pensieri, dubbi e speranze della generazione di adolescenti e ragazzi a metà di quel decennio magico. L'intento di De Candia è perciò riproporre al giorno d'oggi quegli stessi temi, quelle sensazioni, quelle inquietudini, quella "meravigliosa semplicità della vita" raccontata da Carboni 37 anni fa: perché i giovani del 2021 possano ritenere la grande musica d'autore come compagna di avventure, amori e quotidianità.
«Nonostante sia un brano degli anni '80 lo trovo ancora perfettamente in grado di essere la voce di qualsiasi generazione, di raccontare la giovinezza in maniera limpida e poetica» ha spiegato il cantautore biscegliese.
Il curioso videoclip realizzato ha per protagonista lo stesso De Candia e una bambola vestita da fata, fata citata nel testo di Carboni ma anche simbolo dell'amore irrealistico e della bellezza irraggiungibile tanto inseguiti nella giovinezza. Un "esperimento" perfettamente riuscito nel quale è messa in risalto la progressione di Giuseppe De Candia verso una consapevolezza differente della sua arte e una marcata ricerca di maturità e dignità cantautorale.
La hit, contenuta nell'album d'esordio del cantautore bolognese intitolato "Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film…", fu una delle più gettonate nel 1984: uno spaccato di pensieri, dubbi e speranze della generazione di adolescenti e ragazzi a metà di quel decennio magico. L'intento di De Candia è perciò riproporre al giorno d'oggi quegli stessi temi, quelle sensazioni, quelle inquietudini, quella "meravigliosa semplicità della vita" raccontata da Carboni 37 anni fa: perché i giovani del 2021 possano ritenere la grande musica d'autore come compagna di avventure, amori e quotidianità.
«Nonostante sia un brano degli anni '80 lo trovo ancora perfettamente in grado di essere la voce di qualsiasi generazione, di raccontare la giovinezza in maniera limpida e poetica» ha spiegato il cantautore biscegliese.
Il curioso videoclip realizzato ha per protagonista lo stesso De Candia e una bambola vestita da fata, fata citata nel testo di Carboni ma anche simbolo dell'amore irrealistico e della bellezza irraggiungibile tanto inseguiti nella giovinezza. Un "esperimento" perfettamente riuscito nel quale è messa in risalto la progressione di Giuseppe De Candia verso una consapevolezza differente della sua arte e una marcata ricerca di maturità e dignità cantautorale.