De Mucci: «Lega distante dalle nostre idee e dalle battaglie della gente del sud»
Il segretario provinciale di Forza Italia: «Silvestris è il nostro candidato di punta nell'intera regione»
lunedì 13 maggio 2019
13.24
Luigi De Mucci, segretario provinciale di Forza Italia, ha rilasciato un'intervista a tutto campo ai colleghi di AndriaViva (qui la versione integrale) insieme al segretario cittadino di Andria Nicola Fuzio, nel corso della quale non ha mancato di esprimere alcune opinioni sui rapporti di forza del centrodestra pugliese e del territorio, con riferimenti alla situazione politica a Bisceglie.
«La provincia Bat è stata sin da sempre una roccaforte del centrodestra. A dimostrarlo sono state sempre le percentuali che Forza Italia ha preso negli anni in questa provincia. In ultimo dobbiamo ricordare il dato lusinghiero delle elezioni politiche, nelle quali Forza Italia si è attestata oltre il 20%. Sicuramente ci sono state evoluzioni, perché la politica è sempre fluida, ma siamo certi che Forza Italia svolga ancora un ruolo fondamentale e nevralgico. Si deve intercettare il voto dell'elettorato moderato e liberale, per porre un freno a quel pericoloso vento populista e sovranista» ha spiegato De Mucci.
Le elezioni europee sono un importante segnale per raccogliere l'umore del Paese. Si sente di dare una previsione del voto che uscirà all'indomani del 26 maggio, considerato che nella Bat avete un candidato di peso quale Sergio Silvestris?
Sergio Silvestris è il candidato di punta di Forza Italia dell'intera Puglia, essendo l'unico uomo pugliese inserito nella lista della circoscrizione sud per Forza Italia alle elezioni europee. Con lui ci sono tre donne della nostra regione: Beatrice De Donato, Mena D'Antini e l'eurodeputata uscente Barbara Matera. È una partita importante e fondamentale per Forza Italia e per il nostro presidente Silvio Berlusconi. Ancora una volta, ha deciso, nonostante i problemi di salute, di scendere in campo per il bene del nostro Paese. Al presidente Berlusconi dobbiamo dimostrare riconoscenza, gratitudine e per questo tutti dobbiamo votare per Forza Italia. Un buon risultato ci permetterà di tornare fondamentali nel panorama internazionale e finalmente potremo dare un segnale di sfratto al governo gialloverde ormai arrivato al capolinea della sua esperienza.
La vicenda legata al divorzio con Nicola Giorgino, il suo passaggio alla Lega e lo scioglimento anticipato della consigliatura ad Andria, giocheranno un ruolo ed in che misura?
Mi preme fare una premessa alla sua domanda. Il voto delle elezioni europee non è in alcun modo sovrapponibile con il voto per le elezioni amministrative. Di certo, però, quello che si è verificato ad Andria nell'ultimo periodo in parte potrà incidere sul nostro elettorato. Ad Andria da Forza Italia è stata fatta una campagna di verità e trasparenza nei confronti dei cittadini andriesi. Il gruppo consiliare di Forza Italia ha fatto la scelta giusta. La città stava vivendo, ormai da tempo, un periodo difficile e la gestione amministrativa si è rilevata fallimentare da un punto di vista economico finanziario. Si è consumato uno sfilacciamento che ha interessato il palazzo, le istituzioni locali ed i cittadini, costretti a subire scelte discutibili. Qualcuno vuole spostare l'attenzione dai reali problemi che affliggono gli andriesi, puntando il tutto su una mera questione politica. Ritengo che in politica, cosi come nella vita, ognuno è libero di fare le scelte che vuole. Personalmente, da giovane impegnato in politica ritengo che la lealtà e la coerenza sono dei valori imprescindibili per essere credibili agli occhi della gente. Sicuramente i cittadini andriesi sapranno giudicare.
Il centrodestra unito si rivela vincente in tutte le competizioni elettorali. Crede che Salvini abbia l'interesse ad assoggettare Forza Italia anche nella Bat, considerato l'andamento degli ultimi appuntamenti regionali?
Certamente, sarà l'intenzione di chi ha aderito, nelle ultime ore, alla Lega. Ritengo che le storie vanno vissute e consumate, mentre operazioni di restyling politico gli elettori hanno difficoltà a comprenderle. La Lega è un partito distante dalle nostre idee e dalle battaglie della gente del sud. È un partito che è nato con una forte caratterizzazione territoriale, che sta cercando di rifarsi l'abito, sdoganando temi da sempre distanti al loro credo politico. Da pugliese e da andriese amo il sole, l'olio e la burrata. Mi si conceda una battuta: in politica non mi sorprende più nulla, ma mai mi sarei aspettato di vedere la mia città invasa dai padani.
Il prossimo anni avremo le elezioni regionali e le amministrative in diversi comuni, fra cui Andria. Forza Italia pensa di adoperare le primarie per dirimere ambizioni o aspettative politiche dei vari competitor all'interno del centro destra? E secondo lei come potrà esprimersi Forza Italia dopo quello che è successo con Nicola Giorgino?
Sinceramente oggi è prematuro parlare di tutto. Sulle primarie sinceramente più volte mi sono espresso. Personalmente è uno strumento che non condivido se non regolamentato per legge. Riconosco che negli ultimi tempi anche il mio partito ha fatto uso delle primarie e vi è stato un forte coinvolgimento del popolo di centro destra. Ritornando ad Andria è necessario ricostruire un'area politica mortificata, da un certo modo di fare la politica, dove a primeggiare devono essere le idee, i progetti, le visioni e le prospettive per la nostra città. Non dobbiamo essere ancorati a schemi del passato, ma dobbiamo mettere insieme tutte quel le donne e uomini di buona volontà che hanno a cuore le sorti di Andria, dei nostri figli e delle future generazioni.
«La provincia Bat è stata sin da sempre una roccaforte del centrodestra. A dimostrarlo sono state sempre le percentuali che Forza Italia ha preso negli anni in questa provincia. In ultimo dobbiamo ricordare il dato lusinghiero delle elezioni politiche, nelle quali Forza Italia si è attestata oltre il 20%. Sicuramente ci sono state evoluzioni, perché la politica è sempre fluida, ma siamo certi che Forza Italia svolga ancora un ruolo fondamentale e nevralgico. Si deve intercettare il voto dell'elettorato moderato e liberale, per porre un freno a quel pericoloso vento populista e sovranista» ha spiegato De Mucci.
Le elezioni europee sono un importante segnale per raccogliere l'umore del Paese. Si sente di dare una previsione del voto che uscirà all'indomani del 26 maggio, considerato che nella Bat avete un candidato di peso quale Sergio Silvestris?
Sergio Silvestris è il candidato di punta di Forza Italia dell'intera Puglia, essendo l'unico uomo pugliese inserito nella lista della circoscrizione sud per Forza Italia alle elezioni europee. Con lui ci sono tre donne della nostra regione: Beatrice De Donato, Mena D'Antini e l'eurodeputata uscente Barbara Matera. È una partita importante e fondamentale per Forza Italia e per il nostro presidente Silvio Berlusconi. Ancora una volta, ha deciso, nonostante i problemi di salute, di scendere in campo per il bene del nostro Paese. Al presidente Berlusconi dobbiamo dimostrare riconoscenza, gratitudine e per questo tutti dobbiamo votare per Forza Italia. Un buon risultato ci permetterà di tornare fondamentali nel panorama internazionale e finalmente potremo dare un segnale di sfratto al governo gialloverde ormai arrivato al capolinea della sua esperienza.
La vicenda legata al divorzio con Nicola Giorgino, il suo passaggio alla Lega e lo scioglimento anticipato della consigliatura ad Andria, giocheranno un ruolo ed in che misura?
Mi preme fare una premessa alla sua domanda. Il voto delle elezioni europee non è in alcun modo sovrapponibile con il voto per le elezioni amministrative. Di certo, però, quello che si è verificato ad Andria nell'ultimo periodo in parte potrà incidere sul nostro elettorato. Ad Andria da Forza Italia è stata fatta una campagna di verità e trasparenza nei confronti dei cittadini andriesi. Il gruppo consiliare di Forza Italia ha fatto la scelta giusta. La città stava vivendo, ormai da tempo, un periodo difficile e la gestione amministrativa si è rilevata fallimentare da un punto di vista economico finanziario. Si è consumato uno sfilacciamento che ha interessato il palazzo, le istituzioni locali ed i cittadini, costretti a subire scelte discutibili. Qualcuno vuole spostare l'attenzione dai reali problemi che affliggono gli andriesi, puntando il tutto su una mera questione politica. Ritengo che in politica, cosi come nella vita, ognuno è libero di fare le scelte che vuole. Personalmente, da giovane impegnato in politica ritengo che la lealtà e la coerenza sono dei valori imprescindibili per essere credibili agli occhi della gente. Sicuramente i cittadini andriesi sapranno giudicare.
Il centrodestra unito si rivela vincente in tutte le competizioni elettorali. Crede che Salvini abbia l'interesse ad assoggettare Forza Italia anche nella Bat, considerato l'andamento degli ultimi appuntamenti regionali?
Certamente, sarà l'intenzione di chi ha aderito, nelle ultime ore, alla Lega. Ritengo che le storie vanno vissute e consumate, mentre operazioni di restyling politico gli elettori hanno difficoltà a comprenderle. La Lega è un partito distante dalle nostre idee e dalle battaglie della gente del sud. È un partito che è nato con una forte caratterizzazione territoriale, che sta cercando di rifarsi l'abito, sdoganando temi da sempre distanti al loro credo politico. Da pugliese e da andriese amo il sole, l'olio e la burrata. Mi si conceda una battuta: in politica non mi sorprende più nulla, ma mai mi sarei aspettato di vedere la mia città invasa dai padani.
Il prossimo anni avremo le elezioni regionali e le amministrative in diversi comuni, fra cui Andria. Forza Italia pensa di adoperare le primarie per dirimere ambizioni o aspettative politiche dei vari competitor all'interno del centro destra? E secondo lei come potrà esprimersi Forza Italia dopo quello che è successo con Nicola Giorgino?
Sinceramente oggi è prematuro parlare di tutto. Sulle primarie sinceramente più volte mi sono espresso. Personalmente è uno strumento che non condivido se non regolamentato per legge. Riconosco che negli ultimi tempi anche il mio partito ha fatto uso delle primarie e vi è stato un forte coinvolgimento del popolo di centro destra. Ritornando ad Andria è necessario ricostruire un'area politica mortificata, da un certo modo di fare la politica, dove a primeggiare devono essere le idee, i progetti, le visioni e le prospettive per la nostra città. Non dobbiamo essere ancorati a schemi del passato, ma dobbiamo mettere insieme tutte quel le donne e uomini di buona volontà che hanno a cuore le sorti di Andria, dei nostri figli e delle future generazioni.