De Toma: «Didattica a distanza non può sostituire quella in presenza»

Il presidente di Bisceglie illuminata: «Bisogna investire su sanità e istruzione»

venerdì 12 giugno 2020 11.55
Alberto De Toma, presidente del movimento giovanile Bisceglie illuminata, ha voluto commentare attraverso una sua riflessione la fine dell'anno scolastico 2019-2020, che è stato sicuramente diverso dal solito: «Un anno fuori dal normale, caratterizzato dalla didattica a distanza dall'inizio del mese di marzo, che ha scombussolato il mondo della scuola. È evidente come la didattica a distanza non possa sostituire quella in presenza. Le cause sono molteplici: sicuramente la mancanza di interloquire in maniera diretta coi propri docenti e compagni, ma anche socializzazione, confronto; quei piccoli momenti che fanno la differenza e rimangono per sempre nelle nostre vite, come le visite d'istruzione, le risate in classe, l'ansia per un compito e così via».

«Dobbiamo anche riflettere su coloro che non hanno avuto la possibilità di poter partecipare alle lezione on line, a causa di limiti tecnici ed economici: questi studenti non hanno potuto esercitare uno dei diritti fondamentali della nostra Costituzione, quello all'istruzione (art. 34). Non dimentichiamoci dei bambini, i più colpiti durante questa pandemia, talvolta figli di genitori lavoratori, che si sono sacrificati per aiutare i propri piccoli nell'affrontare le lezioni. In piena emergenza sanitaria abbiamo perso alcune libertà, adesso la situazione è migliorata ma non totalmente finita. Non dobbiamo vanificare i nostri sforzi e soprattutto quelli del personale sanitario che ha pagato anche con la vita, a causa dello scarso materiale di prevenzione» ha aggiunto il giovane biscegliese.

«Le istituzioni dovranno interrogarsi sui problemi riscontrati durante le varie fasi del Coronavirus e investire sui settori che sono stati caratterizzati per anni dalla cosiddetta politica dei tagli, come la sanità e l'istruzione. Quest'anno verrà ricordato per sempre da tutti noi: abbiamo imparato il valore di una carezza e di un abbraccio, non possiamo restare soli, come diceva Aristotele l'uomo è un "animale sociale. L'Italia resiste» ha concluso De Toma.