Decreto Crescita, concessione Acquedotto pugliese fino al 2023
Accordo Pd-M5S, Boccia: «Abbiamo apprezzato la proposta di Daga sul futuro del distretto idrografico»
martedì 18 giugno 2019
18.40
Accordo Partito Democratico-Movimento 5 Stelle per il decreto Crescita. Approvato un emendamento sulla proroga di una concessione all'Acquedotto pugliese fino al 2023.
«La concessione per l'acquedotto pugliese, in attesa delle nuove regole anche europee sull'affidamento del servizio idrico integrato, è stata prorogata di comune accordo e su nostra richiesta al 31 dicembre 2023. Abbiamo nello stesso tempo apprezzato la proposta dell'onorevole Daga del M5S sul futuro del distretto idrografico nell'approvvigionamento dell'appennino meridionale che disciplina il divieto di cessione di quote a società di diritto privato. Abbiamo lavorato insieme in questi giorni e approvato in Commissione Bilancio e Finanze congiunte una riformulazione condivisa dell'emendamento Daga da me firmato per il Pd con l'impegno sull'Acquedotto pugliese. Capiremo presto se anche in Europa sarà possibile aprire una discussione sul ruolo dello Stato nella gestione dell'acqua bene pubblico» ha dichiarato il deputato del Pd Francesco Boccia.
«Nella società che andrà a sostituire L'Eipli, l'ente per lo Sviluppo dell'Irrigazione e la Trasformazione fondiaria in Puglia, Basilicata e Irpinia non entreranno pertanto privati. Resta da capire se la sperimentazione in queste tre regioni rappresenta la nuova strategia del governo sull'acqua che noi sosteremmo o se si limita solo alle nostre aree regionali. La riformulazione è stata concordata con il PD non casualmente così come messo a verbale nel corso del dibattito in commissione. Come è noto la Lega al nord difende molte delle aziende private che ritengono di dover essere protagoniste nella gestione dell'acqua sia nell'approvigionamento all'ingrosso che nella distribuzione al dettaglio» ha aggiunto l'onorevole biscegliese.
«Il tempo dirà se questo è stato un primo passo costruttivo su una nuova idea di gestione dell'acqua o resterà solo un impegno importante ma solo in un'area del Paese. Noi in ogni caso in Puglia andremo avanti. La regione Puglia, nella persona del presidente Emiliano, ha seguito ogni passaggio del confronto con il Governo e ha contribuito alla definizione dell'orizzonte 2023 con tutti i deputati Pd pugliesi che hanno sostenuto la mediazione. Ora attraverso le strategie industriali dell'acquedotto pugliese, sfidiamo insieme la Lega da sempre legata alla gestione privatistica dell'acqua, su un concetto moderno di acqua bene pubblico coinvolgendo tutti gli altri enti territoriali interessati» ha concluso Boccia.
«La concessione per l'acquedotto pugliese, in attesa delle nuove regole anche europee sull'affidamento del servizio idrico integrato, è stata prorogata di comune accordo e su nostra richiesta al 31 dicembre 2023. Abbiamo nello stesso tempo apprezzato la proposta dell'onorevole Daga del M5S sul futuro del distretto idrografico nell'approvvigionamento dell'appennino meridionale che disciplina il divieto di cessione di quote a società di diritto privato. Abbiamo lavorato insieme in questi giorni e approvato in Commissione Bilancio e Finanze congiunte una riformulazione condivisa dell'emendamento Daga da me firmato per il Pd con l'impegno sull'Acquedotto pugliese. Capiremo presto se anche in Europa sarà possibile aprire una discussione sul ruolo dello Stato nella gestione dell'acqua bene pubblico» ha dichiarato il deputato del Pd Francesco Boccia.
«Nella società che andrà a sostituire L'Eipli, l'ente per lo Sviluppo dell'Irrigazione e la Trasformazione fondiaria in Puglia, Basilicata e Irpinia non entreranno pertanto privati. Resta da capire se la sperimentazione in queste tre regioni rappresenta la nuova strategia del governo sull'acqua che noi sosteremmo o se si limita solo alle nostre aree regionali. La riformulazione è stata concordata con il PD non casualmente così come messo a verbale nel corso del dibattito in commissione. Come è noto la Lega al nord difende molte delle aziende private che ritengono di dover essere protagoniste nella gestione dell'acqua sia nell'approvigionamento all'ingrosso che nella distribuzione al dettaglio» ha aggiunto l'onorevole biscegliese.
«Il tempo dirà se questo è stato un primo passo costruttivo su una nuova idea di gestione dell'acqua o resterà solo un impegno importante ma solo in un'area del Paese. Noi in ogni caso in Puglia andremo avanti. La regione Puglia, nella persona del presidente Emiliano, ha seguito ogni passaggio del confronto con il Governo e ha contribuito alla definizione dell'orizzonte 2023 con tutti i deputati Pd pugliesi che hanno sostenuto la mediazione. Ora attraverso le strategie industriali dell'acquedotto pugliese, sfidiamo insieme la Lega da sempre legata alla gestione privatistica dell'acqua, su un concetto moderno di acqua bene pubblico coinvolgendo tutti gli altri enti territoriali interessati» ha concluso Boccia.