Delibera regionale sull'autismo, le perplessità di Con.te.sto
Raffaella Caifasso: «Il nuovo regolamento vanifica tutti gli sforzi finora compiuti»
sabato 18 aprile 2020
13.07
La giunta regionale pugliese, lo scorso 10 aprile, ha approvato una delibera con la quale si stabilisce un nuovo regolamento sulla gestione dei disturbi dello spettro autistico.
Il testo non convince l'associazione Con.te.sto e diverse altre organizzazioni che riuniscono familiari di bambini e ragazzi affetti da autismo: «Abbiamo partecipato, per mesi, a un lavoro propositivo in seno alla terza commissione regionale sanità, presieduta dal consigliere Pino romano» ha spiegato Raffaella Caifasso. «Questo regolamento, nonostante le tante proposte e il tempo dedicato da associazioni e famiglie, non tiene conto delle stesse e, anzi, vanifica tutti gli sforzi finora compiuti per garantire diritti imprescindibili alle persone con autismo» ha aggiunto, amareggiata.
«Siamo preoccupati perché questo testo, non consente, cosi com'è stato elaborato, di garantire un progetto di vita continuativo per bambini e ragazzi che presto diventeranno adulti. Ci auguriamo che ci sia un ripensamento da parte della regione e che sia possibile un nuovo confronto con chi il 2 aprile lo vive 365 giorni l'anno» ha concluso la presidente di Con.te.sto.
Il testo non convince l'associazione Con.te.sto e diverse altre organizzazioni che riuniscono familiari di bambini e ragazzi affetti da autismo: «Abbiamo partecipato, per mesi, a un lavoro propositivo in seno alla terza commissione regionale sanità, presieduta dal consigliere Pino romano» ha spiegato Raffaella Caifasso. «Questo regolamento, nonostante le tante proposte e il tempo dedicato da associazioni e famiglie, non tiene conto delle stesse e, anzi, vanifica tutti gli sforzi finora compiuti per garantire diritti imprescindibili alle persone con autismo» ha aggiunto, amareggiata.
«Siamo preoccupati perché questo testo, non consente, cosi com'è stato elaborato, di garantire un progetto di vita continuativo per bambini e ragazzi che presto diventeranno adulti. Ci auguriamo che ci sia un ripensamento da parte della regione e che sia possibile un nuovo confronto con chi il 2 aprile lo vive 365 giorni l'anno» ha concluso la presidente di Con.te.sto.