Delle Donne: «Non potevamo mantenere i percorsi separati, necessario tornare al formato Covid hospital»

26 ricoverati nel nosocomio biscegliese, 420 gli attualmente positivi nella Bat

martedì 13 ottobre 2020 13.30
«Considerando l'andamento epidemiologico della pandemia da Covid-19 e la necessità di tenere separati i percorsi Covid da quelli no Covid, abbiamo disposto che l'ospedale torni ad essere dedicato esclusivamente alla gestione dei pazienti con Coronavirus». Queste le parole con cui Alessandro Delle Donne, Direttore generale dell'Asl Bt, ha commentato la decisione, anticipata in mattinata da BisceglieViva (link all'articolo), di rendere il "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie nuovamente Covid hospital.

Le autorità sanitarie hanno perciò definito il blocco dei ricoveri ordinari di ostetricia, pediatria, medicina, cardiologia, chirurgia, ortopedia e rianimazione, mentre i pazienti attualmente presenti saranno dimessi o trasferiti in altri presìdi per consentire l'attivazione di posti letto Covid.

La situazione al "Vittorio Emanuele II"

Non ci sono pazienti Covid ricoverati, per ora, nel reparto di anestesia e rianimazione mentre sono 19 i degenti in malattie infettive e 7 i pazienti presenti nell'area del pronto soccorso dedicata all'osservazione breve intensiva, per un totale di 26 positivi al Covid collocati nel nosocomio biscegliese.

Gli attualmente positivi nella Provincia Bat sono circa 420: i comuni che fanno registrare i numeri di positivi più alti sono nell'ordine Andria, Bisceglie, Barletta, Canosa di Puglia, Minervino e Trani.

«Ribadiamo a più voci la necessità in questa fase così delicata di rispettare tutte le disposizioni di contenimento del contagio contenute nelle circolari e nei regolamenti regionali e ministeriali» ha aggiunto Delle Donne. «L'aumento dei casi non ci consente più di mantenere i percorsi separati all'interno del presidio ospedaliero e pertanto si rende necessario tornare a dedicare il presidio di Bisceglie esclusivamente ai pazienti Covid» ha rimarcato.

«Il nostro Dipartimento di Prevenzione con tutti gli uffici di igiene presenti sul territorio sta lavorando incessantemente per fare le valutazioni epidemiologiche necessarie. Abbiamo attivato i test rapidi antigenici per rendere i tempi di analisi e risposta più rapidi sugli screening, in affiancamento (e non in sostituzione) ai test molecolari. Sono a lavoro anche le due Usca presenti su Barletta e Andria e stiamo anche strutturando il potenziamento delle stesse su Trani e Bisceglie. I nostri sforzi sono massimi ma serve la collaborazione di tutti, serve il massimo rispetto delle norme e delle misure di igiene» ha concluso il Direttore generale dell'Asl Bt.