Di Feo chiede le dimissioni del presidente della provincia Giorgino
Il sindaco di Trinitapoli: «Lasci, dato che non ha la maggioranza»
giovedì 1 novembre 2018
8.40
Un commento tutt'altro che banale quello del sindaco di Trinitapoli Francesco Di Feo al risultato delle elezioni provinciali di secondo livello per il rinnovo del consiglio della Bat: «Intanto sono entusiasta per l'elezione del trinitapolese Mino Albore in consiglio provinciale (su di lui il voto compatto dei consiglieri di maggioranza). Ma il presidente Nicola Giorgino dovrebbe dimettersi» ha affermato il primo cittadino casalino, da tempo in rottura col collega andriese.
Il risultato complessivo impone riflessioni politiche: «Con 6 eletti nella lista "Insieme per la Bat", 4 del Partito Democratico e 2 del Fronte Democratico, di fatto Giorgino non ha una maggioranza politica» ha osservato Di Feo. «Al massimo si riscontra un pareggio in consiglio. Per questa ragione auspichiamo che si dimetta e consenta all'ente di tornare alle urne per eleggere anche il presidente. D'altro canto la scelta di Giorgino alla guida della provincia Bat maturò 2 anni fa in uno scenario differente, in cui tutti i sindaci erano impegnati in prima linea secondo un vero e proprio patto istituzionale, assai lontano dalla suddivisione in liste che ha caratterizzato il risultato di mercoledì» ha concluso.
Il risultato complessivo impone riflessioni politiche: «Con 6 eletti nella lista "Insieme per la Bat", 4 del Partito Democratico e 2 del Fronte Democratico, di fatto Giorgino non ha una maggioranza politica» ha osservato Di Feo. «Al massimo si riscontra un pareggio in consiglio. Per questa ragione auspichiamo che si dimetta e consenta all'ente di tornare alle urne per eleggere anche il presidente. D'altro canto la scelta di Giorgino alla guida della provincia Bat maturò 2 anni fa in uno scenario differente, in cui tutti i sindaci erano impegnati in prima linea secondo un vero e proprio patto istituzionale, assai lontano dalla suddivisione in liste che ha caratterizzato il risultato di mercoledì» ha concluso.