Di Leo replica ad Angarano: «L'opposizione fa l'opposizione»
«Bloccando l'iter per l'approvazione di un bilancio irregolare ha salvato la città da problemi ben più gravi»
mercoledì 29 settembre 2021
8.53
«27 dicembre 2018, 31 maggio 2019, 23 dicembre 2019, 16 marzo 2020, 28 luglio 2021 (salvati in extremis) e 27 settembre 2021. Questi sono i consigli comunali in cui la maggioranza ha fatto venir meno il numero legale». Lo ha evidenziato Marco Di Leo, responsabile del movimento civico Bisceglie d'amare, intervendo a proposito dell'attuale situazione politico-amministrativa cittadina.
«Forse, al Sindaco Angarano sfuggono alcuni dettagli: l'opposizione fa l'opposizione. Perché dovrebbe votare a favore di provvedimenti o debiti fuori bilancio la cui natura del percorso non è condivisa? Collaborazione è condivisione, non solo partecipazione» ha aggiunto. «Inoltre, mi sia permesso di giudicare corretta l'eventuale scelta di chi, all'opposizione, ha deciso di non partecipare alla seduta consiliare, preferendo di valutare meglio il da farsi in seconda convocazione, considerando come legittimi i dubbi sulla regolarità dei debiti fuori bilancio precedentemente citati. A tal proposito, vorrei evidenziare un errore commesso, la cui responsabilità non so se ricada sulla maggioranza, sul vicepresidente del consiglio comunale in quel momento presente o su altri organi della macchina amministrativa: se non fosse stato fatto l'appello, il presidente avrebbe potuto sentire il parere dell'ufficio capigruppo e, conseguentemente, posticipare l'appello di un'altra ora, dando la possibilità agli assenti di rientrare.
Questo dettaglio smonta completamente la teoria del Sindaco, secondo cui le opposizioni sarebbero anche responsabili delle beghe interne alla maggioranza e della convocazione andata quasi deserta. Quella stessa opposizione che, bloccando l'iter per l'approvazione di un bilancio irregolare, ha salvato la città da problemi ben più gravi. Sulla motivazione ufficiale delle assenze in maggioranza, malattia, non possiamo obiettare, benché la cronaca politica locale sia piena di dettagli che lasciano pensare l'esatto contrario» ha spiegato.
«Far comunicati e raccontare una falsa realtà è irrispettoso delle istituzioni e di quei cittadini, magari più distratti o, semplicemente, sostenitori, che vengono considerati dei banali "like" da social. A costoro chiedo di allontanarsi dal considerare il sostegno alla politica come "tifo da stadio". Sostenere un certo modo di fare e raccontare politica, equivale a dar sostegno a personaggi, chi più chi meno impegnati politicamente, che traggono continuamente beneficio da una distribuzione oligarchica del potere politico. Ritengo sia ora di dire basta» ha concluso Di Leo.
«Forse, al Sindaco Angarano sfuggono alcuni dettagli: l'opposizione fa l'opposizione. Perché dovrebbe votare a favore di provvedimenti o debiti fuori bilancio la cui natura del percorso non è condivisa? Collaborazione è condivisione, non solo partecipazione» ha aggiunto. «Inoltre, mi sia permesso di giudicare corretta l'eventuale scelta di chi, all'opposizione, ha deciso di non partecipare alla seduta consiliare, preferendo di valutare meglio il da farsi in seconda convocazione, considerando come legittimi i dubbi sulla regolarità dei debiti fuori bilancio precedentemente citati. A tal proposito, vorrei evidenziare un errore commesso, la cui responsabilità non so se ricada sulla maggioranza, sul vicepresidente del consiglio comunale in quel momento presente o su altri organi della macchina amministrativa: se non fosse stato fatto l'appello, il presidente avrebbe potuto sentire il parere dell'ufficio capigruppo e, conseguentemente, posticipare l'appello di un'altra ora, dando la possibilità agli assenti di rientrare.
Questo dettaglio smonta completamente la teoria del Sindaco, secondo cui le opposizioni sarebbero anche responsabili delle beghe interne alla maggioranza e della convocazione andata quasi deserta. Quella stessa opposizione che, bloccando l'iter per l'approvazione di un bilancio irregolare, ha salvato la città da problemi ben più gravi. Sulla motivazione ufficiale delle assenze in maggioranza, malattia, non possiamo obiettare, benché la cronaca politica locale sia piena di dettagli che lasciano pensare l'esatto contrario» ha spiegato.
«Far comunicati e raccontare una falsa realtà è irrispettoso delle istituzioni e di quei cittadini, magari più distratti o, semplicemente, sostenitori, che vengono considerati dei banali "like" da social. A costoro chiedo di allontanarsi dal considerare il sostegno alla politica come "tifo da stadio". Sostenere un certo modo di fare e raccontare politica, equivale a dar sostegno a personaggi, chi più chi meno impegnati politicamente, che traggono continuamente beneficio da una distribuzione oligarchica del potere politico. Ritengo sia ora di dire basta» ha concluso Di Leo.