Differenziata: finalmente pubblicati i dati del comune di Bisceglie
Sul sito del SIT Puglia l'andamento del primo semestre del servizio di differenziata porta a porta
mercoledì 9 agosto 2017
19.21
Il comune di Bisceglie ha pubblicato sul sito della Regione Puglia (sit.puglia.it) i dati relativi alla raccolta rifiuti nel primo semestre del 2017.
Attesi da mesi, sono i primi, indicativi, numeri ufficiali sul porta a porta integrale in città.
Da quanto emerge dal monitoraggio, il servizio, partito a gennaio 2017 quando a gestire l'igiene urbana a Bisceglie era ancora la Camassambiente, ha permesso un immediato salto in avanti nelle percentuali di raccolta, ferme ad una media del 35% per tutto il 2016.
Il passaggio dal 47,5% di raccolta maturato a gennaio (mese sfortunato causa neve e difficoltà logistiche dovute al maltempo) al repentino 63,45% di febbraio è indicativo del rapido cambiamento di abitudini della popolazione.
Le percentuali si riferiscono però ad un totale complessivo di rifiuti ridotto, rispetto agli stessi mesi del 2016, di 300 tonnellate al mese (10 kg a testa circa), attribuibili, anche nelle più rosee previsioni, in buona parte all'aumento vertiginoso dell'abbandono dei rifiuti in città e nell'agro.
Nel grafico riassuntivo delle abitudini di scarto dei biscegliesi mancano poi i dati di marzo, quelli relativi al periodo immediatamente successivo al passaggio di consegne tra Camassambiente e Ambiente 2.0
Bene invece i mesi successivi, da aprile in poi, che segnano un crescendo fino al superamento della soglia del 65%, che da diritto a Bisceglie di entrare nel novero dei comuni virtuosi.
Meglio si può certamente fare, anche in realtà di medie dimensioni Bisceglie. L'esperienza Rutigliano, già premiato nel 2015 e nel 2016 come comune più riciclone di Puglia (con il 77% di differenziata), non è isolata.
La priorità resta però, anche a scapito di qualche punto da perdere per strada, quella di combattere l'abbandono, rafforzando multe, controlli, sistemi di sorveglianza e pattugliamenti. Altrimenti, pur potendoci fregiare presto di un bollino d'oro o, difficilmente
Attesi da mesi, sono i primi, indicativi, numeri ufficiali sul porta a porta integrale in città.
Da quanto emerge dal monitoraggio, il servizio, partito a gennaio 2017 quando a gestire l'igiene urbana a Bisceglie era ancora la Camassambiente, ha permesso un immediato salto in avanti nelle percentuali di raccolta, ferme ad una media del 35% per tutto il 2016.
Il passaggio dal 47,5% di raccolta maturato a gennaio (mese sfortunato causa neve e difficoltà logistiche dovute al maltempo) al repentino 63,45% di febbraio è indicativo del rapido cambiamento di abitudini della popolazione.
Le percentuali si riferiscono però ad un totale complessivo di rifiuti ridotto, rispetto agli stessi mesi del 2016, di 300 tonnellate al mese (10 kg a testa circa), attribuibili, anche nelle più rosee previsioni, in buona parte all'aumento vertiginoso dell'abbandono dei rifiuti in città e nell'agro.
Nel grafico riassuntivo delle abitudini di scarto dei biscegliesi mancano poi i dati di marzo, quelli relativi al periodo immediatamente successivo al passaggio di consegne tra Camassambiente e Ambiente 2.0
Bene invece i mesi successivi, da aprile in poi, che segnano un crescendo fino al superamento della soglia del 65%, che da diritto a Bisceglie di entrare nel novero dei comuni virtuosi.
Meglio si può certamente fare, anche in realtà di medie dimensioni Bisceglie. L'esperienza Rutigliano, già premiato nel 2015 e nel 2016 come comune più riciclone di Puglia (con il 77% di differenziata), non è isolata.
La priorità resta però, anche a scapito di qualche punto da perdere per strada, quella di combattere l'abbandono, rafforzando multe, controlli, sistemi di sorveglianza e pattugliamenti. Altrimenti, pur potendoci fregiare presto di un bollino d'oro o, difficilmente