Dino Cocola: «Progetto Arca precursore del governo Pd-5 Stelle»
Il presidente: «La nostra proposta culturale dimostra nel concreto la sua attualità»
martedì 17 settembre 2019
«La recente costituzione del nuovo governo attraverso un compromesso tra Partito Democratico e 5 Stelle ha portato alla mente la pubblicazione del mio libro intitolato "Dai Meetup al Movimento 5 Stelle" dove prefazione e postfazione sono state oggetto di interventi di due autorevoli esponenti di entrambe le coalizioni». Così Dino Cocola, ideatore del progetto Arca.
«La prefazione la scrisse l'attuale ministro onorevole Francesco Boccia, esponente di spicco del Partito Democratico, mentre la postfazione fu redatta dalla senatrice Bruna Piarulli, esponente del Movimento 5 Stelle. Mi consegnarono i testi da inserire nel settembre 2018 e in quel periodo nessuno avrebbe scommesso sull'ipotesi di un eventuale dialogo tra il Pd e il Movimento 5 Stelle mentre io, contro ogni pregiudizio invitavo i due parlamentari a esprimersi sul mio testo» ha rimarcato.
«Con la pubblicazione del mio libro ha avuto avvio il Progetto Arca, che rappresento in quanto presidente, e il mio allontanamento dal Movimento 5 Stelle che ho partecipato a creare in quanto organizer del primo Meetup a Bisceglie, e fra i primi in Italia, di Beppe Grillo fin dall'ottobre 2007» ha aggiunto.
«Progetto Arca intende costituire il superamento della politica comunemente intesa verso una sintesi che superi le ideologie astratte e si rivolga al benessere comune, non con una strategia che deve essere piegata a seconda delle diverse visioni dei diversi sostenitori, che di volta in volta si avvicendano sulla scena politica.
L'occasione dell'accordo tra le due forze politiche si presta a considerazioni che il progetto Arca considera pregnanti per la sua visione della politica.
Nessuna delle due forze politiche ha voluto restituire voce ai cittadini; entrambe sarebbero state oggetto di nuovi equilibri interni ed esterni in caso di elezioni; nessuna delle due forze avrebbe mantenuto la sua consistenza numerica; entrambe avrebbero dovuto soffrire l'uscita e l'ingresso di nuovi esponenti; nessuna delle due forze avrebbe gradito mutamenti nelle rispettive compagini, forti degli equilibri che si erano determinati dopo il loro accordo reciproco per formare il nuovo governo, dettate da pressioni interne ed esterne; entrambe avrebbero dovuto rimodulare le proprie missioni» ha osservato Cocola.
«Qui si innesta la nuova proposta culturale del Progetto Arca che, in quanto corollario della situazione attuale, dimostra nel concreto la sua attualità: non vi può essere un bene sociale visto da un partito e lo stesso bene sociale interpretato diversamente da un altro partito; non vi può essere un indirizzo economico e finanziario interpretato in un modo da un partito e lo stesso indirizzo valutato in modalità divergente da un altro.
Il Progetto Arca supera le divisioni, le successive associazioni e le nuove riaggregazioni in nome di una politica di equilibri, di mantenimento dello status quo pur di rimanere ai vertici delle istituzioni. Il progetto Arca supera le visioni dualistiche degli interventi sociali ed economici poi, attraverso mutue concessioni per piegarsi alle diverse ideologie, produrre sintesi che nulla hanno di interesse pubblico.
Il progetto Arca, proprio in virtù di quanto è accaduto sulla scena politica, che conferma la sua visione ed i suoi orientamenti, riafferma l'esigenza di un'azione sociale che sia una, tutta indirizzata al bene comune, che deve protrarre per cinque anni, governata da un professionista della materia che attuare obiettivi crescenti, partendo dalla situazione attuale (competenza e non improvvisazione); l'esigenza di attuare un'azione finanziaria che sia una, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi prefissati, governata da professionisti delle singole materie, che deve attuare i singoli obiettivi crescenti, partendo dalla situazione attuale (competenza e non avvicendamenti politici più che tecnici); l'esigenza di una prospettiva di vita culturale, umana e politica che sia conosciuta e che tutti possano valutarne la progressione per conferire un senso di identità al destino del popolo» ha spiegato.
«Il Progetto Arca nasce come un movimento culturale, selezionando i talenti del mondo della società civile, dell'imprenditoria, della cultura per creare nuovi progetti economici, sociali e un nuovo progetto politico utilizzando nuovi modelli e che tengano conto di un mondo che è cambiato» ha concluso Dino Cocola, rivolgendo i migliori auguri al ministro Francesco Boccia e alla senatrice Bruna Piarulli.
«La prefazione la scrisse l'attuale ministro onorevole Francesco Boccia, esponente di spicco del Partito Democratico, mentre la postfazione fu redatta dalla senatrice Bruna Piarulli, esponente del Movimento 5 Stelle. Mi consegnarono i testi da inserire nel settembre 2018 e in quel periodo nessuno avrebbe scommesso sull'ipotesi di un eventuale dialogo tra il Pd e il Movimento 5 Stelle mentre io, contro ogni pregiudizio invitavo i due parlamentari a esprimersi sul mio testo» ha rimarcato.
«Con la pubblicazione del mio libro ha avuto avvio il Progetto Arca, che rappresento in quanto presidente, e il mio allontanamento dal Movimento 5 Stelle che ho partecipato a creare in quanto organizer del primo Meetup a Bisceglie, e fra i primi in Italia, di Beppe Grillo fin dall'ottobre 2007» ha aggiunto.
«Progetto Arca intende costituire il superamento della politica comunemente intesa verso una sintesi che superi le ideologie astratte e si rivolga al benessere comune, non con una strategia che deve essere piegata a seconda delle diverse visioni dei diversi sostenitori, che di volta in volta si avvicendano sulla scena politica.
L'occasione dell'accordo tra le due forze politiche si presta a considerazioni che il progetto Arca considera pregnanti per la sua visione della politica.
Nessuna delle due forze politiche ha voluto restituire voce ai cittadini; entrambe sarebbero state oggetto di nuovi equilibri interni ed esterni in caso di elezioni; nessuna delle due forze avrebbe mantenuto la sua consistenza numerica; entrambe avrebbero dovuto soffrire l'uscita e l'ingresso di nuovi esponenti; nessuna delle due forze avrebbe gradito mutamenti nelle rispettive compagini, forti degli equilibri che si erano determinati dopo il loro accordo reciproco per formare il nuovo governo, dettate da pressioni interne ed esterne; entrambe avrebbero dovuto rimodulare le proprie missioni» ha osservato Cocola.
«Qui si innesta la nuova proposta culturale del Progetto Arca che, in quanto corollario della situazione attuale, dimostra nel concreto la sua attualità: non vi può essere un bene sociale visto da un partito e lo stesso bene sociale interpretato diversamente da un altro partito; non vi può essere un indirizzo economico e finanziario interpretato in un modo da un partito e lo stesso indirizzo valutato in modalità divergente da un altro.
Il Progetto Arca supera le divisioni, le successive associazioni e le nuove riaggregazioni in nome di una politica di equilibri, di mantenimento dello status quo pur di rimanere ai vertici delle istituzioni. Il progetto Arca supera le visioni dualistiche degli interventi sociali ed economici poi, attraverso mutue concessioni per piegarsi alle diverse ideologie, produrre sintesi che nulla hanno di interesse pubblico.
Il progetto Arca, proprio in virtù di quanto è accaduto sulla scena politica, che conferma la sua visione ed i suoi orientamenti, riafferma l'esigenza di un'azione sociale che sia una, tutta indirizzata al bene comune, che deve protrarre per cinque anni, governata da un professionista della materia che attuare obiettivi crescenti, partendo dalla situazione attuale (competenza e non improvvisazione); l'esigenza di attuare un'azione finanziaria che sia una, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi prefissati, governata da professionisti delle singole materie, che deve attuare i singoli obiettivi crescenti, partendo dalla situazione attuale (competenza e non avvicendamenti politici più che tecnici); l'esigenza di una prospettiva di vita culturale, umana e politica che sia conosciuta e che tutti possano valutarne la progressione per conferire un senso di identità al destino del popolo» ha spiegato.
«Il Progetto Arca nasce come un movimento culturale, selezionando i talenti del mondo della società civile, dell'imprenditoria, della cultura per creare nuovi progetti economici, sociali e un nuovo progetto politico utilizzando nuovi modelli e che tengano conto di un mondo che è cambiato» ha concluso Dino Cocola, rivolgendo i migliori auguri al ministro Francesco Boccia e alla senatrice Bruna Piarulli.